18 Gennaio 2020 - 17:37

Marilyn Manson in “The New Pope”: il suo racconto

Marilyn Manson The New Pope

In un’intervista al magazine Rolling Stone, Marilyn Manson ripercorre la sua esperienza come guest star sul set di “The New Pope”

Marilyn Manson è stato guest star del quarto episodio di “The New Pope”, serie diretta da Paolo Sorrentino, andato in onda ieri sera su Sky Atlantic.

The Reverend interpreta se stesso, chiamato in Vaticano proprio da Papa Giovanni Paolo III (John Malkovich) che lo vuole incontrare in quanto è uno dei suoi miti, simbolo di quella libertà alla quale il Pontefice anela da sempre.

In un’intervista a Rolling Stone di questa settimana, Manson ripercorre con entusiasmo l’esperienza sul set:

Sarebbe bello mi richiamassero per un’altra stagione. Abbiamo girato a Cinecittà, nello studio dove fellini architettava i suoi meravigliosi film. La copia del Vaticano che hanno ricreato e’ impressionante, vera piu’ del vero. Ho visto entrambi e non saprei distinguere quello vero dal falso

Entusiasta, Marilyn Manson, anche di essere stato diretto anche da Paolo Sorrentino:

Tanti registi con cui ho lavorato volevano che ripetessi quello che avevano scritto. Per Paolo, invece, e’ piu’ importante che la scena abbia il ritmo che ha immaginato. La sua attenzione per i dettagli e pazzesca

E sul suo compagno di scena, John Malkovich, asserisce:

Recitare con lui e’ stata un’esperienza extracorporea (…) Non mi piace interpretare me stesso, perche’ sono me stesso tutti i giorni, ma malkovich era così potente da farmi dimenticare che stavo recitando

Al termine della sua visita al Papa-Malkovich (che inizialmente non riconosce) Marilyn Manson gli regala una sua tela, simbolo di un altro interesse che lo anima, oltre alla musica e alla recitazione: la pittura

“Oggi sono contento di poter unire tre mondi diversi come musica, pittura e recitazione” (…) afferma, anticipando che il suo nuovo album uscirà entro quest’anno.

A volte mi descrivono come una rockstar che dipinge, ma non  mi piace: non sono ne’ una rockstar, ne’ un pittore, sono me stesso, ed essere me stesso significa unire diversi interessi.”