17 Settembre 2021 - 12:10

Massimo Moratti regala il suo stipendio da 1,5 milioni ai suoi operai

Moratti

Un signore sia nel mondo del pallone che in quello del lavoro, Moratti dona il suo stipendio a favore dei suoi operai in cassaintegrazione

Non scopriamo oggi Massimo Moratti, e di certo non è nuova la sua bontà d’animo. Lo sanno bene i tifosi nerazzurri, che hanno da sempre visto nel loro ex presidente una figura paterna. Come scordarsi il caso di Nwankwo Kanu, il quale deve la sua vita proprio al magnate di origini venete. L’attaccante nigeriano fu operato per un problema cardiaco nel 1996 finanziato interamente da Moratti, che aveva preso a cuore la situazione del suo ex giocatore.

Oltre a tanti altri aneddoti raccontati da altri atleti passati dall’Inter, e dalle società benefiche da lui finanziate. Il 23 Dicembre 2020 la Massimo Moratti Sapa ha chiuso il suo bilancio con una perdita pari a 3,8 milioni di euro, dopo il super utile di 92,5 milioni del 2019 legato alla gestione Saras. Le motivazioni per tali situazioni, sono state giustificate come “erogazioni liberali effettuate soprattutto a favore di ospedali, fondazioni, associazioni e comitati nel periodo di emergenza epidemiologica Covid-19. A dimostrazione che lo stesso Massimo si stia già battendo in prima persona per fronteggiare l’emergenza dell’epidemia.

E se non bastasse ciò, come riporta Sport Mediaset, il noto imprenditore avrebbe anche rinunciato al suo stipendio, pari a 1,5 mln di euro, per donarlo ai suoi operai dell’Azienda Saras. I dipendenti, messi come in tante altre realtà simili in cassaintegrazione, riceveranno a fine mese un incremento di 150 euro. Ed è lo stesso ex patron nerazzurro a scrivere una lettera per i suoi lavoratori della sede di Sarroch in provincia di Cagliari: “Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Mi permetto di mettere a disposizione il mio emolumento annuo che vi consentirà di alleviare, almeno in parte, il peso della cassa integrazione“.