Mattarella annuncia l’ordine per il nuovo giro di consultazioni. Prima i partiti e poi i Presidenti delle Camera per tracciare la linea per una soluzione
Il
primo giro di consultazioni, pur essendosi concluso con un nulla di fatto, ha permesso ai gruppi parlamentari di confrontarsi maggiormente sul futuro di questa
Legislatura. Ciò che si è evinto dopo una settimana è che il
Pd resta l’ago della bilancia dello scenario italiano e che il
Presidente Mattarella, dopo questo secondo incontro, potrebbe iniziare a pensare di dare un pre incarico. La
strategia messa in atto dal
Presidente della Repubblica si è resa più che visibile con l’ordine previsto per il secondo atto dell’iter costituzionale. Infatti, al contrario del
giro precedente,
Mattarella invoca una soluzione immediata – o almeno in parte – ed una successiva conferma della situazione parlamentare dalle figure istituzionali. In pratica,
chiamando al cospetto prima i
gruppi parlamentari e poi i
Presidenti di Camera e Senato, l’inquilino del
Quirinale lancia un messaggio chiaro all’arco legislativo. Il primo e necessario primo passo è determinato dall’incontro con le singole forze. Con il
centro-destra unito e con una propria soluzione, così come il
M5S, si chiederà – in sostanza – alle altre forze presenti di valutare la situzione odierna.
Mattarella, quindi, si troverà a dover vagliare la disponibilità delle singole organizzazioni di adottare una soluzione almeno di scopo, per poi determinare il futuro della
Legislatura strada facendo. A ciò si congiunge il cambio di ordine con la conferma da parte delle
cariche parlamentari. Sostanzialmente, dopo aver delineato un quadro attraverso il colloquio con le forze partitiche, il
Presidente della Repubblica chiederà a
Fico ed
Alberti Casellati una riprova della possibile maggioranza nei rispettivi rami ad una determinata soluzione istituzionale. Il sentore, quindi, è che la direzione sia quella di una soluzione rapida e meno dolorosa possibile, che permetta di affrontare entro la fine del mese il
Def e, soprattutto, consenta di intervenire tempestivamente attraverso alcuni provvedimenti chiave che rimettano in sesto il nostro devastato Paese.