Mattia Santori e la biografia che fa impazzire il web
Il web si scaglia contro la biografia “mistificatrice” del portavoce delle sardine, Mattia Santori
‘Chi è Mattia Santori, portavoce nazionale delle sardine?‘. Questa la domanda a cui il movimento delle Sardine ha cercato di trovare risposta, pubblicando in un post la biografia del suo portavoce, Mattia Santori. Il risultato però, non sembrerebbe aver convinto del tutto il web.
Così parlò Santori
Il ritratto elaborato dal movimento lo descrive come ‘un sognatore, un vulcano di idee ed emozioni‘ e soprattutto, capace di ‘tenere testa ai vecchi lupi della politica‘. Il post rilasciato dalle Sardine sulla propria pagina Facebook ha creato non poca ilarità. Da una parte, i seguaci di Santori che ben riconoscono il giovane bolognese nelle parole scelte per la descrizione:’Grazie a Mattia sono tornato a sognare un mondo migliore‘.
Dall’altra, l’ilarità dei molti dovuta ai toni fin troppo enfatici per descrivere fasi di vita non proprio degne di nota:’a 14 anni decide di fare di testa sua e contro i consigli delle insegnanti che lo volevano al liceo scientifico, sceglie l’alberghiero‘. Tra i commenti che accusano il leader appaiono: ‘se ci fosse stato un unicorno al galoppo sullo sfondo starebbe stata l’apoteosi del trash’. A non passare inosservata nemmeno la foto. In un’immagine dall’ambientazione quasi onirica appare Mattia Santori, chiuso in un abbraccio da due arcobaleni all’orizzonte.
Accusati di fanatismo e di incoerenza, il movimento delle Sardine ha sentito la necessità di replicare:’Abbiamo sbagliato a non spiegare il contesto, con un testo che doveva essere più sobrio‘. Così il movimento delle Sardine fa un passo indietro, come raccontato al Corriere della Sera, l’intento non sarebbe stato di ‘raccontare un semidio‘, ma di ‘inserire il racconto in una serie con altri protagonisti‘. L’intento, dunque, secondo i membri del movimento sarebbe stato di raccontare i diversi profili di chi il movimento lo compone.
Il web non fa prigionieri
Il ritratto da wanderlust, in costante movimento tra Francia, Grecia, Venezuela, Colombia e Ecuador, non ha proprio convinto. La sua vita è stata così passata al vaglio dallo sguardo intransigente dei lettori, che da subito ne hanno sottolineato i toni esagerati:”Nonostante i suoi occhi stanchi, capisci al volo che Mattia è profondamente innamorato di quello che sono le Sardine e di quello che potrebbero diventare”.
In ultimo, l’appello alla partecipazione:”Le Sardine sono state un grande esame di coscienza collettivo, ora bisogna metterci la faccia. Noi ce l’abbiamo già messa, vediamo se al prossimo invito qualcuno ci farà compagnia”.
Allora c’è chi si domanda:”Chiedete di votarlo, di farlo santo subito o tutti e due?”.
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