Attualità

Megasiccità: nel West americano è la peggiore da 1200 anni

La megasiccità che sta colpendo gli Stati Uniti occidentali, dall’Oregon all’Arizona, è diventata la peggiore degli ultimi 1200 anni ed è in gran parte colpa dell’uomo e della scarsa attenzione che viene riservata alla protezione dell’ambiente.

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L’autore principale dello studio, Park Williams, afferma:

“Il cambiamento climatico sta cambiando le condizioni di base verso uno stato più secco e gradualmente più asciutto nell’ovest e questo significa che lo scenario peggiore continua a peggiorare. Questo è esattamente in linea con quello che si ipotizzava nel 20° secolo come scenario peggiore. Ma oggi penso che dobbiamo prepararci anche a condizioni future che sono molto peggiori di questa”.

La megasiccità: un problema attuale

Il problema legato alla megasiccità in corso si è aggravato con l’inaridimento del 2021. Un anno che secondo tutti gli indicatori ha equiparato al 2002.

Per valutare il grado di siccità presente nei secoli precedenti, lo studio apparso su Nature Climate Change si è affidato alla dendrocronologia, cioè all’esame e all’osservazione degli anelli degli alberi. Per determinare quanto sia influente il clima o quanto sia rilevante l’impatto e l’intervento dell’uomo, i responsabili dello studio hanno preso in considerazione ed hanno equiparato ben 29 modelli climatici per plasmare un mondo ideale, privo del riscaldamento globale causato dell’intervento sconsiderato dell’uomo e comparando poi l’andamento della siccità con dati reali.

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I risultati: le condizioni di siccità nel West dipendono in prevalenza dall’uomo

Le condizioni di siccità nel West americano dipendono al 42% dall’uomo. Senza il cambiamento climatico antropico, la megasiccità non sarebbe diventata tale. Si sarebbe esaurita, infatti, in circa 4-5 anni.

Filomena Volpe

Giornalista laureata in Lettere moderne, sto proseguendo gli studi in Filologia Moderna (curriculum Didattica, Formazione e Ricerca). Sono appassionata ad ogni aspetto della cultura in generale. Amo Fabrizio De André, Vasco Brondi e Francesco De Gregori. Amo il cinema in ogni sua sfaccettatura. Amo comunicare l'arte della felicità come forma primigenia d'intelligenza. Amo la dolcezza intramontabile, i maglioni e la poesia. Scrivere è la mia più grande passione infatti, nell'anno 2020, ho pubblicato il mio primo libro: Inchiostro liquido. Nel 2021 ho partecipato al Salerno Letteratura Festival, in qualità di membro effettivo della Giuria. Nel medesimo anno ho ricevuto la "Menzione Speciale Premio Antonella Fiammenghi" per la miglior Tesi di Laurea sul Turismo Archeologico. Nel 2022 ho collaborato alla stesura del libro "Tracce di donne: storie di sogni, speranza e futuro", patrocinato dall'Associazione Patto Sociale e dall'Università degli Studi di Cassino.

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