Sul Mes tensioni tra le fila della maggioranza. Conte:”Al Parlamento spetterà l’ultima parola”
Sul Mes in attesa del prossimo Consiglio Europeo si spaccano le forze politiche in campo, tensioni anche tra la maggioranza. Conte: “Al Parlamento spetterà l’ultima parola”
La riunione del nuovo Consiglio Europeo è prevista per il prossimo 23 aprile. Il Consiglio sarà chiamato a decidere in merito agli strumenti finanziari anti-covid. Le decisioni saranno poi applicate a livello comunitario. Grandi tensioni sul Mes si respirano nel dibattito non solo tra le opposizioni ma anche nella maggioranza. Il Movimento 5 stelle, fortemente contrario allo strumento del mes, attacca gli esponenti del Partito Democratico che invece sono d’accordo per “sfruttare i soldi sulla sanità” messi a disposizioni dal Mes “ma senza condizionalità”.
In prima fila tra i contrari al Mes vi è il Viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni secondo il quale l’accesso al Mes pone “limiti grossissimi” in capo alle nuove generazioni. “Si tratta di ulteriore debito che verrebbe dato in cambio di alcuni limiti che sono previsti dai Trattati. Allora o si cambiano i Trattati, oppure sono solo parole. Noi abbiamo bisogno di uno strumento che permetta all’Italia e a tutta l’Europa di ripartire”. Dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte arriva la mediazione tra le forze politiche in campo. Il premier chiarisce che “il Governo non rischia la crisi”. Conte afferma che solo alla fine delle trattative si potranno valutare le misure intraprese, per adesso infatti ancora non vi è un accordo ben delineato tra le file del Consiglio Europeo. “La discussione sul Mes dovrà avvenire “in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spetterà l’ultima parola”, sottolinea il Presidente del Consiglio.
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