3 Ottobre 2019 - 12:03

Milano, il quartiere Maggiolina si arricchisce: ecco la torre di 23 piani

Una torre di 23 piani si ergerà nel quartiere Maggiolina di Milano e svetterà sulle villette, ma i vicini protestano. Il Municipio 2 ha chiesto di alleggerire l’impatto urbanistico

La “Torre Milano”: 86 metri, 23 piani per 105 appartamenti e un 24esimo come belvedere sulla città, nel quartiere Maggiolina.

La torre è il nuovo sviluppo residenziale di Opm (Impresa Rusconi e Storm.it), firmato dallo studio Beretta, Via Stresa

Entro la fine del 2022 andrà ad arricchire lo skyline milanese, in una zona già in grande fermento immobiliare.

Il progetto del valore di 45 milioni di euro, su una superficie commerciale di circa 10.500 mq, è partito nella primavera 2019 rispettando i moderni standard di sostenibilità.

In classe energetica A, è prevista l’installazione di 190 pannelli fotovoltaici (che produrranno 68,4 KW di energia) e di una vasca con capacità di 15.000 litri per la raccolta delle acque piovane a scopo di irrigazione.

Ogni appartamento sarà dotato di un impianto di ventilazione controllata (VMC) che garantisce un costante ricambio di aria pulita e asciutta.

All’interno dell’edificio sono previsti anche la zona wellness con palestra e piscina di 20 metri, lo spazio di coworking con terrazzo, l’area riservabile per riunioni ed eventi, il parco giochi per i più piccoli e l’area con calcetto e biliardo nella Hall.

Inoltre ogni appartamento avrà in dotazione Alexa – il servizio di interazione vocale di Amazon che permette di controllare i diversi ambienti della casa con la voce.

Ma la Torre con i suoi oltre 80 metri non piace ai cittadini residenti nella zona.

Il comitato «Torre Insostenibile» è nato con l’inizio dei lavori e, al centro delle lamentele, c’è «l’inadeguatezza dell’edificio al quartiere».

Dalla parte dei «no» si è schierato anche il Municipio 2, che a fine settembre ha approvato una mozione bipartisan per chiedere al Consiglio comunale di «rivalutare il progetto e cercare un’alternativa che impatti di meno sulla cittadinanza e sul quartiere».