18 Settembre 2019 - 15:02

Morto a 95 anni Giovanni Cremonini, padre di Cesare

giovanni cremonini

Si è spento lunedì all’età di 95 anni Giovanni Cremonini, padre di Cesare e storico medico del comune di San Lazzaro di Savena

Si è spento all’età di 95 anni Giovanni Cremonini, padre del noto cantante Cesare e stimato medico di famiglia del comune di San Lazzaro di Savena. Ben voluto da tutti per la passione che metteva nel suo lavoro. In un’intervista dichiara: “Per me il giorno più brutto della mia vita è stato quando mi dissero che dovevo andare in pensione e chiudere l’ambulatorio…per raggiunti limiti di età“.

Era la persona a cui tutti si rivolgevano nel momento del bisogno“: queste le parole del sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti. Ed aggiunge: “È stato un punto di riferimento per la nostra città, era la persona a cui tutti si rivolgevano nel momento del bisogno. Era doveroso che ci fosse un luogo e una targa che ricordasse lui e l’eccellenza della sua missione e della sua vocazione“.

In occasione del conferimento di una targa per Giovanni Cremonini, il figlio Cesare aveva dichiarato: “Per il mio babbo sono stato un figlio ma anche un paziente, proprio perché ha trattato tutti i suoi pazienti come dei figli“.

Le parole di cesare Cremonini su Instagram

Eri nostro padre, mio e di mio fratello Vittorio, ma anche “al dutåur”, il dottore, per tutti gli altri. Scegliesti un angolo del mondo per cominciare. Un posto dove nessuno prima di allora aveva mai visto un medico. E dopo tutta una vita dedicata agli altri, hai visto? Oggi in tantissimi vogliono dirti grazie. Al posto mio avresti di sicuro smorzato l’emozione con uno dei tuoi proverbi. I tuoi pazienti sono stati i tuoi figli e io sono orgoglioso di essermi sentito pari a loro. Da ogni visita notturna tornavi con un regalo per me e mio fratello, e mi raccontavi chi erano le persone che avevi guarito. Ci hai insegnato così il valore dell’uguaglianza e della gratitudine nel fare parte di una comunità. Mi hai visto partire da un pianoforte più alto di me, appoggiato a un muro di casa, dove mi chiedevi di suonare la sera per toglierti la stanchezza, e mi hai visto arrivare dove ho sempre sognato. Non smetterò mai di pensarti e cantarti, perché con te il mondo era più bello. Ma se una canzone che stia al posto tuo non c’è, eccola qua. È come se fossi con me. Ciao babbo. Cesare e Vittorio“.