Secondo fonti cubane, una grave patologia depressiva avrebbe spinto Fidelito ad un gesto estremo. L’ultima sua apparizione pubblica ai funerali del padre nel 2016
È morto a 68 anni Fidel Castro Diaz Balart: primogenito del
Fidel che per cinquantasette anni ha monopolizzato la scena politica di Cuba, Fidelito sarebbe morto
suicida all’Avana, perché da tempo sofferente di una
grave forma di depressione.
Un complicato rapporto padre-figlio
Il giovane Fidel era nato dal primo matrimonio del padre con Mirta Diaz-Balart: all’epoca Castro era troppo giovane perché l’idillio durasse a lungo, così eccoli separarsi quasi subito.
Fidelito crebbe così sotto l’ala protettrice dello zio Raul che si prese cura di lui e della sorella Alina nata da una relazione coniugale del padre. Il primogenito di Castro
studiò, sotto falso nome, nella ex Urss e poi decise di sfruttare le sue conoscenze in termini di energia nucleare per approntare un programma per Cuba, che fu giudicato aspramente dal padre il quale, dalle colonne del
Granma, lo “rinnegò” accusandolo di “inefficienza nell’esercizio delle sue funzioni”. Solo di recente, il rapporto tra i due sembrava essere arrivato ad un equilibrio:
l’ultima apparizione pubblica di Castro-Diaz risale ai funerali del padre, nel novembre 2016 a Santiago De Cuba. Poco tempo prima, era stato invece fotografato ad una festa in compagnia della top model Naomi Campbell e dell’ereditiera
Paris Hilton, intento a festeggiare
la ripresa dei rapporti diplomatici tra Cuba e gli Stati Uniti. Nella sua vita due matrimoni
Fidelito si è sposato due volte: dal primo matrimonio con la scienziata russa Olga Smirnova ha avuto tre figli Fidel Antonio, Jose Raùl e Mirta Maria. Dopo il divorzio con Olga Castro junior ha invece sposato la cubana Maria Victoria Barreiro.
Rapporti di Governo
Dal giorno del
disgelo dei suoi rapporti col padre, Castro Diaz-Balart ha avuto un ruolo sempre fondamentale come
autore di saggi scientifici o consigliere del Consiglio di Stato. Questo specie quando, nel 2008, lo zio Raùl ha preso in mano le sorti politiche dell’isola di Cuba.