6 Aprile 2018 - 13:19

Movimento 5 Stelle: Di Maio e la teoria dei “due forni”

reddito di cittadinanza

Luigi Di Maio cambia strategia per il Governo e si riappella alla teoria dei “due forni”. Giulio Andreotti formulò questo modo di fare politica che ora il capo del Movimento vuole riprendere

Il ritorno della metafora dei “due forni”. Era il 1972, quando Andreotti mise in atto per la prima volta questa strategia lungimirante, che servì a mantenere l’equilibrio politico italiano per un intero decennio. E sulle sue orme, nemmeno a dirlo, si sta muovendo Luigi Di Maio.

I “due forni” a cui si riferisce il postulato sono proprio quelli di centrodestra e centrosinistra. Non è un caso che Di Maio stia facendo carte false, pur di accaparrarsi un contratto di governo sul modello tedesco, coinvolgendo sia Partito Democratico che Lega. Dunque, il Movimento si pone come garante dell’equilibrio politico italiano, attingendo da entrambi i bacini, sia il progressista che il conservatore.

Ma non è solo il grillino a fare ricorso a questa teoria. Infatti, anche Berlusconi la conosce molto bene, e sta tentando di fare pressioni su Matteo Renzi e sul suo tormentato Partito Democratico, riproponendo quel famoso Patto del Nazareno. 

Insomma, anche cinquant’anni dopo la sostanza non cambia, ma cambiano solamente i soggetti. Lega e PD sono, sostanzialmente, sulla stessa linea. Toccherà al garante grillino comprare il “pane meno caro”, così come Andreotti ripeteva già tempo fa.

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