Movimento 5 Stelle: la vicenda Dall’Osso e la faccia “bella” sui disabili
Il deputato Matteo Dall’Osso, indignato per la gestione del partito sui disabili, passa a Forza Italia. Il deputato è malato di sclerosi multipla
Il Movimento 5 Stelle è molto bravo a “lavare i panni sporchi“, quando vengono recapitati da altri partiti. Ma la faccenda è molto diversa se, ad attaccare direttamente il partito, è un deputato facente parte del partito. Il deputato Matteo Dall’Osso, infatti, ha attaccato direttamente il partito su una questione delicata: la gestione dei casi sui disabili.
“Prima mi hanno usato, poi mi hanno preso in giro: non posso più restare con i 5 Stelle. Lascio il gruppo M5S e aderisco a Forza Italia. Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male.” ha dichiarato Dall’Osso.
Il deputato ex pentastellato, affetto dalla SLA, ha 40 anni, laureato in ingegneria elettronica e dal 2013 è deputato con i 5 Stelle.
Il dado è tratto quando il partito ha negato al parlamentare la possibilità di firmare un emendamento in Commissione Bilancio che potenziava il fondo per i disabili.
“Dai banchi del Governo è stata data indicazione negativa. Ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni. A seguito del mio intervento e di un accorato appello, l’emendamento è stato accantonato con parere favorevole. Ma nella seduta di Martedì 4 quell’emendamento è stato bocciato. L’ho appreso dal verbale della seduta. Il motivo è la mancanza di coperture economiche. Parliamo di 10 milioni di euro per tre anni, considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest’anno a causa di permessi per falsi invalidi.” ha poi concluso.
Un duro colpo all’immagine sociale e di “benevolenza assistenziale” del partito.
L’inadeguatezza del Governo e la vera faccia di Luigi Di Maio
Il caso di Matteo Dall’Osso getta una vera e propria “coltellata” ai principi di eguaglianza e giustizia da sempre sbandierati da parte del Governo. A questo punto, viene legittimo chiedersi se l’iniziativa (del tutto condivisibile, almeno in partenza) di inaugurare il Ministero per i Disabili e la Famiglia non nascondesse un’altra funzione.
Quale funzione? Quella di gettare fumo negli occhi nei confronti di tutti gli elettori italiani su un argomento fondamentale e delicato come la gestione dei disabili. A far capire quanta importanza effettivamente il Movimento 5 Stelle dedichi al topic, basta sentire la risposta del capo del partito Luigi Di Maio.
Il ministro del Lavoro ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e la sua mancanza di tatto, rilasciando una dichiarazione irrispettosa e quasi da censura. Infatti, ha spostato l’attenzione sul classico opportunismo di cui il Movimento è fiero “oppositore” da sempre (proprio loro, che denigravano la Lega e dichiaravano di non voler formare con loro un Governo).
“Mi riservo di capire cosa sia successo, anche perché passare a Forza Italia…” ha dichiarato il ministro del Lavoro. Ed è proprio quell’insinuazione a rivelare la vera natura anti-democratica e fortemente anti-umanitaria.
Piuttosto che fare un mea culpa per un provvedimento sacrosanto che è finito nel dimenticatoio (proprio per colpa sua e del suo partito), il buon Di Maio ha ben pensato di fare ciò che sa fare meglio. Che cosa? Puntare il dito senza un preciso motivo e senza concedere nessun beneficio del dubbio, nemmeno ad una persona che sicuramente non ha interessi o secondi fini alle sue spalle.
Una vera e propria vergogna per il partito di Governo e per il Movimento 5 Stelle in generale. Ma sarà una vicenda, quella di Dall’Osso, che ovviamente passerà inosservata alla maggior parte del pubblico.
La reazione di Forza Italia
Purtroppo, però, dagli altri partiti non provengono segnali fortificanti. Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha detto: “Benvenuto a Matteo Dall’Osso! Sono certa che il suo impegno e la sua passione sapranno dare un contributo importante a Forza Italia e al lavoro che con dedizione facciamo ogni giorno in Parlamento.”
Ora, detto della vicenda che potrebbe sciogliere i cuori di chiunque, il caso purtroppo nasconde una natura insita doppiogiochista. Da un lato, ovviamente, tende a far intenerire i cuori e a parlare alla pancia di tutt’Italia, facendo passare Forza Italia come il “partito dei deboli”. Ma attenzione: il passato non va dimenticato.
Quando era al Governo, da parte del partito di Berlusconi non è stata dedicata la benché minima importanza ad una fascia importantissima della società come quella dei disabili. Il sospetto che, ancora una volta, essa sia stata usata a scopi puramente politici, è troppo forte, rispetto all’effettivo intento.
La politica italiana, ancora una volta, si dimostra oscura. E il Movimento 5 Stelle dimostra che il Governo del Cambiamento è, in realtà, il Governo della Stasi.
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