Non lo ha mai perdonato per aver lasciato quella macchina perfetta, o quasi, che avevano creato insieme. A due giorni dalla sfida dell’Olimpico che decreterà il vincitore della Coppa Italia, Aurelio De Laurentiis torna a parlare dell’addio a Maurizio Sarri.
In un’intervista al Corriere dello Sport, il patron azzurro non si trattiene ed esprime il rancore verso l’allenatore ora alla guida tecnica della Juventus.
“Mi ha tradito con la scusa più volgare, quella dei soldi – ha spiegato De Laurentiis – Lo avevo voluto io e lui è andato via con quella scusa”.
Una “creatura” modellata insieme e poi abbandonata sul più bello:
“È diventato il deus ex machina ma anche nel calcio vale la regola del cinema dove per fare un buon film sono necessari un ottimo regista e un ottimo produttore, sono i genitori dell’opera dell’ingegno. Naturale che l’imprenditore dia delle indicazioni e che gli sia riconosciuta una parte del merito nel successo, non solo la colpa nella sconfitta.
Chi ha preso Cavani? –continua De Laurentiis – Il sottoscritto. E Mazzarri? Il sottoscritto. E Benitez? Sempre il sottoscritto. E Higuaìn? E Sarri? Quando lo scelsi tappezzarono la città di striscioni contro di me”.
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