13 Gennaio 2016 - 17:27

Obama: “Gli Usa facciano attenzione a Trump”

Obama

Dopo gli insulti contro i musulmani e l’istigazione all’odio razzista del candidato repubblicano Donald Trump, il presidente Obama mette in guardia gli elettori

[ads1]Il democratico, nonché presidente in carica Obama, ha intrapreso un discorso sullo Stato dell’Unione, descrivendo gli aspetti che principalmente hanno caratterizzato la politica dei suoi due mandati. Egli afferma di aver portato avanti una politica che ha permesso, agli Stati Uniti, di reagire alla crisi economica mondiale, senza subire colpi gravi. Tuttavia, ammette lo stesso Obama, l’America che lascerà, quella dei cittadini comuni, è attualmente una società molto più insicura e debole negli intenti e nelle proprie paure, un clima che può favorire l’ascesa di governi populisti.

ObamaÈ l’inizio di un attacco indiretto che Obama lancia al candidato del partito avversario, Donald Trump, il quale negli ultimi tempi non ha esitato a nascondere un personale sentimento di islamo-fobia e un’avversione nei confronti della diversità etnica, religiosa e culturale in genere. Il Presidente uscente ha infatti dichiarato che non pochi politici americani fanno leva sulle paure della gente, generando capri espiatori e aizzando, i cittadini, gli uni contro gli altri. Obama ha conseguentemente criticato la proposta di Trump sul divieto d’ingresso, nel Paese, a gente di credo islamico. Piuttosto, gli Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sulla lotta contro il radicalismo musulmano e l’Isis, il quale non rappresenta la maggioranza non violenta e pacifista dell’Islam.

Sul piano economico, il Presidente statunitense ha voluto esprimere parole di conforto per quella folta compagine di lavoratori e impiegati americani che vivono in condizioni pessime, abbandonati da un’economia priva di regole. In questa occasione, Obama non ha potuto fare a meno di denunciare la politica propagandistica portata avanti dai repubblicani, contraria all’immigrazione e all’assistenzialismo verso i più deboli: “La causa di questa crisi finanziaria non è rappresentata né dai cittadini né dagli immigrati, ma dall’imprudenza di Wall Street”.

Nonostante tutto, Obama si dichiara ottimista, affermando che gli Usa sono un Paese forte, il quale deve responsabilizzarsi per evitare l’utilizzo della tecnologia contro sé stesso e di ergersi a “poliziotto del mondo”, cosa oramai evidente alla stragrande maggioranza degli stati eurasiatici.

[ads2]