Operato al cuore mentre era sotto ipnosi: “Le 4 ore sono volate”

Il primo caso in Liguria di un’operazione al cuore portata a termine su un paziente sotto ipnosi. La tecnica riduce drasticamente la terapia farmacologica

L’ipnosi è una tecnica che apparentemente ha del soprannaturale. Risulta difficile accettare di perdere coscienza, anzi, di alterare il proprio stato di coscienza solo attraverso delle semplici parole, pronunciate in un certo modo. Ma è scienza e i risultati si vedono (maggiori informazioni a questo link). Lo può confermare Paolo Peira, 63 anni, che lo scorso 20 dicembre si è sottoposto ad un intervento di ablazione della fibrillazione atriale mentre era, appunto, sotto ipnosi.

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Ha raccontato al sito savonese Ivg: “Quando sono entrato e ho visto la sala piena di macchine e di fili, ho avuto paura. Poi il dottor Luca Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, a chiedermi di fare respiri profondi e di rilassarmi. E tutto si è attenuato: le voci, i rumori. Sentivo tutto ma ‘distante’, non provavo dolore. E le 4 ore che ho passato in quella posizione sono letteralmente volate“.

“Ero cosciente e non ho mai sentito dolore”

Continua poi: “Prima di iniziare il dottor Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, con tono di voce molto calmo e tranquillo, e più parlava più abbassava la voce”. “Ero cosciente, perché sentivo le voci dei medici e degli operatori che si scambiavano opinioni, ma era come se mi arrivassero da lontano. Non ho mai sentito dolore a parte un piccolo momento: il dottore è intervenuto immediatamente parlandomi e in pochi istanti mi sono di nuovo ‘perso’. Alla fine mi hanno detto che addirittura in certi momenti sorridevo. Alla fine dell’operazione il medico mi ha chiesto di stringere forte il pollice e l’indice della mano sinistra, ha contato fino a tre e improvvisamente era tutto finito. Sembrerà strano dirlo, ma è stato persino bello…“.

L’intervento

L’ablazione della fibrillazione atriale è un intervento all’avanguardia che consente di curare gli episodi di aritmie cardiache e fibrillazioni. Questo inserendo dei cateteri cardiaci dalle vene femorali. Una volta raggiunto il cuore, avviene la deconnessione elettrica delle vene polmonari all’interno dell’atrio sinistro del cuore mediante l’utilizzo di energia a radiofrequenza.

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L’intervento viene solitamente eseguito in anestesia totale e richiede un tempo non inferiore alle 3 ore nonché una notevole terapia farmacologica. Grazie all’ipnosi, è possibile ridurre notevolmente l’utilizzo di anestetici e analgesici e rendere la procedura maggiormente tollerabile da paziente.

 

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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