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Dalla lavorazione della foglia d’oro del Medioevo fino ad oggi, l’arte e la manualità artigiana raccontate nella mostra “Oro, 1320 – 2020. Dai maestri del Trecento al Contemporaneo”.
Matteo Salamon, curatore della mostra con decennale esperienza nel settore, condurrà alla scoperta dei vari usi e tecniche di questo pregiato metallo.
A partire dalla tradizione giottesca fino al Gotico Internazionale fino ad artisti italiani come Lucio Fontana. Accanto a lui maestri come Giovanni e Taddeo Gaddi e il Maestro dell’Incoronazione di Oxford, o i pittori del ‘400 Mariotto di Nardo, Ventura di Moro e Giovanni Antonio da Pesaro.
Ad opera di Cennino Cennini, nel corso del ‘400, la spiegazione delle diverse tecniche di lavorazione nelle arti figurative, che saranno in mostra al Palazzo Cicogna.
Nel corso del tempo l’oro ha mutato il suo significato: una volta appannaggio delle divinità, ora è diventato un metallo di uso comune.
Un simbolismo che si può trovare ancora oggi in allegorie e allusioni ironiche, come La Gallinella dalle uova d’oro o la Verza di Londero.
Altri riferimenti all’oro si trovano nell’opera di Volpedo, nei suoi bagliori dorati sulle rose del cimitero, oppure “Oggi riposo” di Bottoni, che interpreta in chiave moderna la Vanitas.
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