3 Ottobre 2015 - 16:00

Orrore in Afghanistan, Nato bombarda ospedale Msf

Afghanistan – Kunduz, centro traumi, ore 2:15 locali: nessuno si aspetta l’orrore che sta per accadere

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Iniziano a piovere dal cielo bombe USA sulla struttura; increduli medici e infermieri cercano di avvertire le autorità competenti del palese errore che si sta commettendo: la notizia arriva, i bombardamenti non cessano. È questo che fa rabbrividire ancor di più, forse anche più dei 9 medici rimasti senza vita a causa del vile attacco, forse più dei 37 poveri innocenti rimasti feriti; le bombe non si sono fermate nemmeno alla notizia che stavano colpendo una struttura di primo soccorso.

Orrore in Afghanistan, Nato bombarda ospedale Msf

Orrore in Afghanistan, Nato bombarda ospedale Msf

La città di Kunduz, uno dei principali centri strategici a nord del paese, è stata  occupata nei giorni scorsi dalle truppe talebane; così  il portavoce delle forze Usa in Afghanistan colonnello Brian Tribus ha cercato di spiegare le ragioni dell’offensiva ma, evidentemente, anch’esso scosso dal tragico evento non è riuscito a rendere bene i motivi di questo orrore ed ha promesso presto un’indagine sull’accaduto.

A rendere tutta questa vicenda ancor più macabra ci ha pensato  il portavoce del ministero dell’interno afghano Siddiq Siddiqi rilasciando queste dichiarazioni: “abbiamo bombardato quel luogo perchè al momento era il luogo di rifugio di almeno 15 terroristi, li abbiamo eliminati ma sono stati uccisi anche dei dottori”.

Non si è lasciata attendere la replica dei talebani che hanno speso parole dure: “questo selvaggio attacco delle truppe americane ha martirizzato decine di medici, infermieri, pazienti”.

Questa torbida vicenda, questo vero e proprio orrore lascia non solo un forte senso di sgomento, di disgusto e di disapprovazione, ma forse anche di responsabilità: sul piano internazionale l’America continua  a fare il bello e il cattivo tempo, a fare tutto ciò che vuole senza rendere conto delle sue azioni militari.

Uno strapotere oligarchico a cui nessuno oppone resistenza, soprattutto in queste vicende vi è un’assenza palese delle istituzioni europee: uno dei più grandi enti mondiali tace, sperando che non sia un silenzio di assenso.

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