Orrore in Afghanistan, Nato bombarda ospedale Msf
Afghanistan – Kunduz, centro traumi, ore 2:15 locali: nessuno si aspetta l’orrore che sta per accadere
[ads1]
Iniziano a piovere dal cielo bombe USA sulla struttura; increduli medici e infermieri cercano di avvertire le autorità competenti del palese errore che si sta commettendo: la notizia arriva, i bombardamenti non cessano. È questo che fa rabbrividire ancor di più, forse anche più dei 9 medici rimasti senza vita a causa del vile attacco, forse più dei 37 poveri innocenti rimasti feriti; le bombe non si sono fermate nemmeno alla notizia che stavano colpendo una struttura di primo soccorso.
La città di Kunduz, uno dei principali centri strategici a nord del paese, è stata occupata nei giorni scorsi dalle truppe talebane; così il portavoce delle forze Usa in Afghanistan colonnello Brian Tribus ha cercato di spiegare le ragioni dell’offensiva ma, evidentemente, anch’esso scosso dal tragico evento non è riuscito a rendere bene i motivi di questo orrore ed ha promesso presto un’indagine sull’accaduto.
A rendere tutta questa vicenda ancor più macabra ci ha pensato il portavoce del ministero dell’interno afghano Siddiq Siddiqi rilasciando queste dichiarazioni: “abbiamo bombardato quel luogo perchè al momento era il luogo di rifugio di almeno 15 terroristi, li abbiamo eliminati ma sono stati uccisi anche dei dottori”.
Non si è lasciata attendere la replica dei talebani che hanno speso parole dure: “questo selvaggio attacco delle truppe americane ha martirizzato decine di medici, infermieri, pazienti”.
Questa torbida vicenda, questo vero e proprio orrore lascia non solo un forte senso di sgomento, di disgusto e di disapprovazione, ma forse anche di responsabilità: sul piano internazionale l’America continua a fare il bello e il cattivo tempo, a fare tutto ciò che vuole senza rendere conto delle sue azioni militari.
Uno strapotere oligarchico a cui nessuno oppone resistenza, soprattutto in queste vicende vi è un’assenza palese delle istituzioni europee: uno dei più grandi enti mondiali tace, sperando che non sia un silenzio di assenso.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO