Oscar 2020: chi vincerà come Miglior Film e perché
Si avvicina la notte degli Oscar, in programma il 9 febbraio a Los Angeles. Sono 9 le pellicole candidate per la statuetta più ambita nota come ‘Miglior Film’. Cerchiamo di capire chi potrebbe vincere e soprattutto perché
Il 9 febbraio a Los Angeles si terrà la cerimonia dei Premi Oscar. Appuntamento che chiude la stagione dei premi, assegnando le ambite statuette per i film migliori della stagione cinematografica conclusa. Il 2019 ci ha offerta una vasta gamma di pellicole di qualità, cerchiamo di capire quale sarà il film a trionfare e perché.
1917
Il war-movie di Sam Mendes si è contraddistinto nella stagione dei premi, trionfando anche ai Golden Globe come Migliore Film Drammatico. La curiosità legata al film è salita alle stelle, in quanto 1917 è un film girato in più piani sequenza che tramite il suo minuzioso montaggio si conforma in un unico falso piano sequenza. Da un punto di vista tecnico 1917 è un film impeccabile, probabilmente il migliore dal punto di vista artistico tra tutti i film proposti alla categoria Miglior Film.
1917 di Sam Mendes potrebbe risultare il vincitore nella categoria Miglior Film, in quanto apoteosi registica, affiancata da epicità, drammaticità e denuncia nei confronti della prima guerra mondiale. Nel suo genere, 1917 è un film pressoché senza difetti, risulta infatti essere tra i principali favoriti per la vittoria finale. La concorrenza però è tutt’altro che scarsa, bisognerà vedere se l’Academy vorrà puntare su una pellicola di tutt’altro genere, dando meno importanza alla virtuosità artistica per favorire un film dalla maggiore sfaccettatura narrativa.
Ford V Ferrari
In Italia distribuito sotto il titolo Le Mans ’66 – La Grande Sfida, Ford V Ferrari è il film del coraggioso regista James Mangold, artista alternativo che con questo film riesce a riportarci nell’epica sfida automobilistica che vede l’ascesa del brand Ford nelle competizioni al volante. Pregio della sceneggiatura, attenta e brillante, che riesce a narrare una storia datata oltre cinquant’anni fa, strizzando l’occhio con una satira astuta alle industrie contemporanee. Sebbene Ford V Ferrari sia tra i meno papabili per la vittoria film, questo film resta una perla da recuperare assolutamente, anche per chi non è appassionato delle corse.
Probabilmente Ford V Ferrari potrebbe vincere qualche statuetta nelle categorie tecniche quali Miglior Montaggio, Miglior Montaggio Sonoro e/o Miglior Sonoro, ma risulta quasi impossibile una vittoria come Miglior Film. Nonostante tutto, se l’Academy facesse la pazzia e premiasse il film di Mangold con la statuetta più ambita, il risultato non sarebbe pienamente ingiusto. Ma anche in questo caso la mancata vittoria non è condizionata da qualche difetto del film in sé, bensì da una competizione ardua.
Jojo Rabbit
Il film di Taika Waititi è il vero borderline di questa edizione. Un film che con originalità e simpatia ci riporta ai tempi del sovranismo nazista in piena seconda guerra mondiale. Jojo Rabbit è colmo di satira, ironia e storia. Adatto per tutte le età, il film con Scarlett Johansson è la vera sorpresa dell’anno, rilanciando Taika Waititi dopo l’accoglienza tiepida del cinecomic Thor Ragnarok. Anche in questo caso, parliamo di un film che nel suo genere sfiora la perfezione.
L’Academy potrebbe – anche in questo caso – sovvertire i pronostici e premiare un film come Jojo Rabbit, sorprendendo tutti. Non sarebbe la prima volta che l’Oscar al Miglior Film viene concesso a un film didascalico e altamente istruttivo, di fondamentale importanza per le generazioni più in erba ma toccante anche per i più adulti. Jojo Rabbit non presenta particolari difetti, d’altronde non è tra i favoriti per la vittoria finale, ma mai dire mai.
Joker
Joker è divenuto ben presto un fenomeno globale grazie all’inaspettata ottima regia di Todd Philips, avvalorata da un’ennesima gran prestazione di Joaquin Phoenix. Questa nuova – a priori non necessaria – versione del Joker, celebre nemico di Batman, rivoluziona il concetto stesso di cinecomic, mostrandoci come anche un personaggio fumettistico possa trovare spazio nella Settima Arte attraverso autoralità, dramma e grande introspezione psicologica. Joker, tra l’altro, è la pellicola che ha ricevuto più nomination in totale, ben 11, tra cui ovviamente la candidatura a Miglior Film.
Non sempre, però, il film con più nomination riesce a trionfare nella categoria più ambita. L’ultimo esempio viene proprio dalla recente edizione, dove né Roma né La Favorita (10 candidature cadauno) hanno trionfato come Miglior Film. Inoltre, un film che in qualche modo esorta la violenza, rappresentandola come manifestazione conseguente della crisi societaria e umana, potrebbe non essere ben visto come film rappresentativo del 2019. Ma è bene non dimenticare come, nonostante Joker sia un film altamente disturbante, la sua messa in scena è pressoché perfetta, seppur cruda. Tra tutti i film candidati Joker è quello che ha riscosso il maggior successo al botteghino, ma questo non rappresenta un motivo per cui potrebbe trionfare. Joker rientra tra le pellicole favorite senza alcun dubbio, ma ci sono 1-2 pellicole che hanno comunque più chance.
Once Upon A Time In… Hollywood
Nono film di Tarantino, insieme a Django uno dei suoi più grandi successi al botteghino e insieme a Le Iene uno dei suoi più grandi successi di critica. Once Upon A Time In… Hollywood è un film unico, capace di riportarci nella Hollywood del ’69 prima – e dopo – i violenti omicidi dei seguaci di Charles Manson. Un cast stellare che vede le magnifiche performance di attori quali Leonardo Di Caprio, Brad Pitt (favorito come Miglior Attore non Protagonista) e Margot Robbie nei panni di Sharon Tate.
Quentin Tarantino raggiunge come mai la perfezione artistica, offrendoci una pellicola dalla durata che sfiora tre ore senza mai annoiarci, a tratti ‘Tarantiniana’ nell’estetica e a tratti d’autore, rievocando tutto il passato e l’immaginario dello stesso regista americano. Once Upon A Time In… Hollywood sta trionfando in questa stagione dei premi, trionfando anche ai Golden Globe come Miglior Film Commedia o Musicale e diventando improvvisamente uno dei favoriti come Miglior Film agli Oscar del 9 febbraio. C’è da dire, però, che il film di Tarantino resta un’opera che potremmo definire d’elìte, non accessibile e comprensibile a chiunque. L’Academy si crogiolerà su se stessa premiandolo? Se la scelta fosse ponderata con oggettività, il film di Tarantino non dovrebbe vincere l’Oscar, ma si sa, al cuor non si comanda..
Parasite
Il film di Bong Joon-Ho è sicuramente il più completo tra i candidati, e anche uno dei film più belli degli ultimi anni. Poco importa se la storia è ambientata in Corea del Sud, Parasite è un affresco di umanità e attualità, miscelando tantissimi generi come la commedia, il dramma, il thriller e un pizzico di splatter nel finale. Probabilmente, se Parasite fosse stato ideato e realizzato da una produzione americana, avrebbe già vinto l’Oscar al Miglior Film. Sicuramente trionferà come Miglior Film Straniero e per la prima volta potremmo trovarci dinanzi a un film non americano trionfare come Miglior Film.
Come per tutti gli altri candidati, Parasite dovrà sbaragliare una spietatissima concorrenza, ma oggettivamente meriterebbe la vittoria, soprattutto se si pensa che l’Oscar al Miglior Film dovrebbe andare al miglior film inteso a 360°. Nonostante inizialmente non fosse tra i favoriti – tra indiscrezioni e bookmaker -, ultimamente sta trovando sempre più piede l’ipotesi che potrebbe trionfare come Miglior Film, soprattutto dopo aver vinto il SAG Award per il Miglior Cast, trionfando su The Irishman e soprattutto su Once Upon A Time In… Hollywood.
Piccole Donne
Tra i 9 film candidati, Little Woman (da noi Piccole Donne) è decisamente un pelo inferiore rispetto agli altri pretendenti alla statuetta del Miglior Film. Il film di Greta Gerwig resta comunque una più che ottima pellicola, trasposizione del celebre romanzo di formazione che rende la storia di Jo e le sue sorelle ancora più attuale ed emancipatoria. Eppure Piccole Donne non ha l’ambizione di trionfare come Miglior Film agli Oscar.
C’è chi ha persino detto che la stessa candidatura risulta fuori luogo, ma si sa, ogni anno nella lizza dei pretendenti al Miglior Film spunta una pellicola che non avrà la minima chance per la vittoria finale. Più che altro è lecito domandarsi perché l’Academy non abbia sostituito Piccole Donne con altre pellicole come Rocketman, Us o L’Ufficiale e la Spia, che probabilmente risultano leggermente superiori nel complesso. Piccole Donne resta un bellissimo film, adatto anche a un pubblico maschile e a chi è vergine della lettura del classico romanzo, ma non sembra avere la minima chance di trionfare come Miglior Film.
Storia di un matrimonio
La produzione Netflix ha sfornato forse il suo film migliore di sempre con Storia di un matrimonio (titolo originale Marriage Story) che vede protagonisti i bravissimi Scarlett Johansson e Adam Driver. Entrambi candidati nelle rispettive categorie Miglior Attrice Protagonista e Miglior Attore Protagonista, Storia di un matrimonio parla della fine di un amore e di una conseguente “lotta” per l’affidamento del figlio Henry. Un love-drama fortemente ispirato da Kramer Contro Kramer con protagonisti Dustin Hoffman e Maryl Streep.
Nonostante Marriage Story sia un film emotivamente significativo come pochi oramai se ne vedono, la vittoria come Miglior Film resta in alto mare, in quanto il film di Noah Baumbach pecchi in diversi tratti di ritmo e manca di una vera conclusione. Anche in questo caso ci troviamo dinanzi a un film magistralmente scritto e interpretato, ma inferiore ai realmente favoriti per la vittoria al Miglior Film.
The Irishman
Altra produzione Netflix, in questo caso decisamente più travagliata e discussa. Martin Scorsese dirige una pellicola che riassume in oltre tre e mezzo tutta la sua storia, sia privata che cinematografica. Il trittico Robert De Niro, Joe Pesci e Al Pacino è brillante e nonostante la matura età, tutti e 3 ci offrono delle performance indimenticabili, nostalgiche e da ispirazione per i più giovani. Joe Pesci e Al Pacino sono tra l’altro candidati entrambi alla statuetta Miglior Attore non Protagonista.
L’Academy potrebbe decretare The Irishman come Oscar al Miglior Film dell’anno visto che, se fosse stato per i maggiori studios, questo film non sarebbe mai stato realizzato. Coraggiosa e intelligente Netflix che, producendo l’ambizione di Scorsese, ribadisce l’ineluttabile progresso tecnologico e ci fa capire come il cinema sia in continua evoluzione. Se dovesse vincere The Irishman il messaggio degli Academy sarebbe semplice ma forte: abbiate sempre il coraggio di fare cinema e raccontare le vostre storie. Eppure il maestro Scorsese ci ha offerto di meglio in passato e considerato il suo non entusiasmante feeling con l’Academy, la vittoria finale resta improbabile, ma comunque non impossibile.
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