Aumentata la posta in gioco, Padova candida altri sette siti affrescati come Patrimonio dell’Umanità UNESCO
È iniziata nel 2006 la corsa di Padova verso l’
UNESCO. La prima candidata è stata la
Cappella degli Scrovegni che si trova nel centro storico della città e ospita un celebre ciclo di
affreschi di Giotto, capolavoro dell’
arte occidentale. Quest’anno
Padova rinnova la posta in gioco affiancando anche altri
sette siti affrescati che formano il circuito di
“Padova Urbs Picta”, proposto dal
Comune, dalla
Diocesi, dall’
Accademia Galileiana, dalla
Veneranda Arca e dall’
Università della città. “Padova Urbs Picta”, costituito da edifici religiosi e civile di arte trecentesca, è diviso in quattro importanti aree:
Scrovegni ed Eremitani (Cappella degli Scrovegni e Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani),
Piazze (Palazzo della Ragione, Reggia Carrarese e Battistero del Duomo),
Cittadella Antoniana (Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio) e
Castello Carrarese con l’Oratorio di San Michele. I
gioielli della pittura del Trecento, qualora il circuito venisse riconosciuto Patrimonio dell’UNESCO, entrerebbero nella lista del
World Heritage dove, dal 1997, è presente l’
Orto Botanico cittadino fondato nel 1545 e riconosciuto come importante fulcro di scambi internazionali e fondamentale centro culturale e scientifico. “Padova Urbs Picta” assume i connotati di temuto concorrente per tutti gli altri siti artistici che hanno preferito ritirarsi dalla competizione aspettando tempi migliori. Il riconoscimento UNESCO sarà decretato nel
luglio del
2019 da parte dell’
Icomos (l’organismo tecnico di valutazione dell’UNESCO). Dai prossimi giorni sarà possibile visitare l’intero circuito artistico con un
unico biglietto.