Tre anni di carcere in Africa: padre e figlio tornano grazie a Le Iene

Padre e figlio rinchiusi in una prigione della Guinea Equatoriale. A salvarli arrivano Le Iene

Fabio e Filippo Galassi, padre e figlio, erano partiti tre anni fa per cercare lavoro in Guinea Equatoriale, Paese di cui non si sente molto parlare. Finiti in carcere per sbaglio, grazie a Le Iene, tornano in Italia. Anche se formalmente si tratta di una repubblica, la Guinea Equatoriale è governata da ben 39 anni da un dittatore di nome Teodoro Obiang soprannominato  “Il cannibale”, perchè si dice mangi il corpo dei suoi rivali per mantenere il suo potere. Il suo governo ha aumentato la corruzione e la violazione dei diritti umani ed ha ridotto la popolazione alla fame. Non si tratta però di una paese povero, anzi tutt’altro, ma gli unici a trarne beneficio sono i familiari del dittatore. Padre e figlio, 63 e 25 anni, si erano trasferiti in Africa in cerca di fortuna. Quella che sembrava un’ottima occasione lavorativa in un’azienda del settore edile, si è presto trasformata in una tragedia. I lavori dell’azienda, in cui Fabio e Filippo erano stati assunti, venivano commissionati e pagati dallo stato. Con la crisi del petrolio, le cose si mettono male. Il governo ha cominciato a non pagare più i lavori dell’azienda e a sostenere di aver dato tutto il denaro che doveva all’azienda. Fabio, che nell’azienda si occupava di contabilità, viene accusato insieme a suo figlio di aver rubato del denaro e così vengono fermati dalla polizia. E così, Fabio e Filippo, sono finiti in carcere. I due sono stati accusati di reati come: appropriazione indebita, corruzione, truffa, riciclaggio per tre milioni, corrispondenti alla moneta guineana. (5 milioni di euro). Padre e figlio non hanno nemmeno avuto la possibilità di difendersi in tribunale,nessuna protezione. La Iena, Veronica Ruggieri, si è rivolta direttamente all’ambasciatrice della Guinea a Roma, nipote tra l’altro del presidente Obimang, la quale però è fuggita senza voler rispondere alle domande della Iena in servizio. Probabilmente l’incontro con l’ambasciatrice è servito a smuovere qualcosa perchè, qualche giorno dopo l’incontro, alla famiglia Galassi arriva una lettera dal governo Guineano. La lettera indica una concessione di 120 giorni di libertà, per diritti umanitari. Fabio e Filippo sono finalmente tornati a casa. Quello che hanno vissuto per tre anni li ha cambiati per sempre, le scene che hanno visto sono indelebili, ma ora è tempo di riprendere in mano le proprie vite.
Redazione ZON

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