5 Maggio 2020 - 18:36

Palestre: si va verso la riapertura il 18 Maggio

Palestre

Il Ministro dello Sport Spadafora avrebbe fissato la riapertura delle palestre al 18 Maggio 2020. Il protocollo anti-contagio

L’intenzione dichiarata del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora sarebbe quella di riaprire le palestre il prossimo 18 Maggio, data che potrebbe tuttavia subire uno slittamento in avanti (non oltre la fine del mese) per permettere ai gestori di club di adeguarsi alle regole del protocollo anti-contagio, il quale potrebbe essere ratificato sulla base di quanto già previsto per gli allenamenti individuali.

Tra le prescrizioni, capisaldi sono il mantenimento della distanza, e proprio per questo si pensa ad ingressi contingentati o su appuntamento, e igienizzazione, della struttura e degli attrezzi, prima e dopo l’uso.

Prima di accedere alle palestre, agli utenti (già in tenuta ginnica poichè gli spogliatoi potrebbero rimanere chiusi nonostante la riapertura) potrebbe essere misurata la temperatura corporea, che non deve essere superiore ai 37,5°.

Interpellato dal quotidiano La Repubblica, l’infettivologo Marco Tinelli (Simit) avanza poi due proposte: l’utilizzo delle aree verdi del comune per la stagione estiva, così si andrebbe incontro alle palestre più piccole per le quali contingentare gli ingressi vorrebbe dire anche rivedere al ribasso il volume degli affari, e la possibilità (per gli utenti impegnati in esercizi “a terra”) di portarsi da casa il proprio tappetino già igienizzato, in modo da evitare qualsiasi rischio.

Per quanto riguarda, poi, gli allenamenti fuori dalle palestre ma con personal trainer, il protocollo potrebbe imporre la distanza minima di due metri tra avventore ed allenatore e la necessità per quest’ultimo di indossare guanti e mascherina.

Su questo Tinelli ha qualche dubbio:

“Direi che è assurdo pretendere di correre sul tapis-roulant con la mascherina che rende ancora più difficoltosa la respirazione. E’ sufficiente il distanziamento sociale. Semmai la mascherina è utile all’uscita se si incontrano altre persone, per garantirle dal contagio visto che siamo venuti a contatto con estranei“.

Ove possibile, le palestre dovranno garantire uno spazio di 7 metri per ogni utente e la presenza di dispenser per l’igienizzazione delle mani in luoghi strategici e facilmente individuabili.

Per quanto riguarda le piscine, si sta infine pensando di istituire percorsi differenziati di entrata e uscita, oltre che di contingentare gli ingressi agli spogliatoi e alle docce che sono gli ambienti che preoccupano gli infettivologi più della vasca stessa.