19 Dicembre 2018 - 13:40

Parma – Bologna: al Tardini in scena il derby emiliano

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Tra le varie gare in programma nel prossimo turni di Serie A c’è anche un derby, ovvero la partita delle 18:00 tra Parma e Bologna

Sabato 22 dicembre tutta la Serie A scenderà in campo per il 17° turno, il penultimo del girone di andata. Tra le varie gare in programma c’è anche un derby, ovvero la partita delle 18:00 tra Parma e Bologna. Una gara che aldilà del campanilismo è molto importante e sentita per entrambe le squadre. Dal Tardini, infatti, passeranno punti preziosi sia per la rincorsa europea dei ducali, sia per la salvezza dei felsinei.

Analizzando le quote delle scommesse serie a per il derby emiliano Parma-Sassuolo si evince come l’orientamento dei bookmaker per l’esito finale sia vista come favorita la formazione gialloblu. Il successo degli uomini di D’Aversa è quotato a 2,37 (cifra abbastanza alta se si considerano la migliore classifica e il fattore casalingo).

A 3,00, dunque, leggermente più alta la quota che prevede la vittoria per la squadra di Filippo Inzaghi, mentre l’esito finale in parità è bancato a 3,20 (tenendo presente che un punto a testa andrebbe ugualmente bene alle due squadre). Trattandosi di due squadre che non segnano moltissimo (16 goal fatti il Parma, 13 il Bologna), la quota per l’over 2,5 è di 2,10 volte la posta iniziale, mentre l’under è pagato a 1,72.

Tra le due formazioni quella che arriva meglio a questo derby emiliano è senza ombra di dubbio il Parma: la squadra allenata da Roberto D’Aversa, dopo le tre promozioni di fila che l’hanno riportata dai dilettanti alla massima serie del campionato italiano, ha approcciato alla Serie A con una determinazione rara per una neopromossa.

Merito di un mercato importante, possibile grazie a un direttore sportivo giovane e abile come Daniele Faggiano e a una proprietà solida alle spalle che ha consentito di portare in squadra elementi di esperienza come Bruno Alves, Roberto Inglese e Gervinho, i quali si sono perfettamente integrati con l’ossatura della squadra preesistente.

Pur avendo come obiettivo primario quello di una salvezza tranquilla, il Parma – dall’alto dei suoi 21 punti in 15 giornate – può tranquillamente aspirare a giocarsela (senza eccessive pressioni) per un piazzamento che a fine stagione riconsegni la squadra a un palcoscenico come l’UEFA Europa League, trofeo che i ducali hanno sollevato quando ancora si chiamava Coppa UEFA.

Discorso molto diverso per il Bologna, che invece arranca nei bassifondi della classifica. Dopo le tre stagioni agli ordini di Roberto Donadoni, il presidente Saputo in estate ha scelto di voltare pagina affidando la squadra ad un altro ex milanista, quel Pippo Inzaghi che aveva fatto tanto bene con il Venezia ottenendo una promozione dalla Serie C alla Serie B e centrando i play-off del campionato cadetto nel torneo successivo.

La magia creata in Laguna da Superpippo, però, non si è ripetuta all’ombra delle Due Torri: fino ad ora il Bologna è finito al tappeto 8 volte, vincendo soltanto 2 partite e pareggiandone 5. I motivi, più che dal punto di vista tattico, sono probabilmente da ricercarsi in un calciomercato estivo in cui la dirigenza non ha saputo rimpiazzare a dovere elementi che nelle ultime stagioni erano diventati importanti come Verdi, Di Francesco e Masina.