Il ministro della Giustizia uscente, in un’intervista, stoppa la possibilità di una collaborazione con il Movimento 5 Stelle. Ma Orlando non chiude del tutto la porta
Andrea Orlando non chiude del tutto la porta ad
un impegno da parte del
Partito Democratico per la formazione del nuovo
Governo. In un’intervista, l’ex ministro della Giustizia dichiara la posizione di
opposizione, ma offre un dialogo sui punti con il
Movimento 5 Stelle. “
In democrazia nessuno è spettatore, specialmente quando ci si trova in una situazione difficile come la nostra. Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’esito delle elezioni è una collocazione all’opposizione, le possibilità di realizzare un percorso di governo serio sono remote. Ma opposizione significa cose diverse, una collocazione contemplativa o un ruolo attivo, sulla base di punti precisi che si possono realizzare. L’idea di stare a guardare mangiando pop corn non mi piace, in democrazia nessuno è spettatore.” ha dichiarato Orlando. L’ex ministro si sofferma, poi, sul cambiamento d’opinione del Movimento: “
Bisogna apprezzare quando i toni cambiano, perché quelli usati contro il PD in questi anni hanno avvelenato il dibattito e la vita pubblica. Che questo poi porti a fatti concreti è un altro discorso. Un conto è migliorare le modalità di dialogo, un altro è basarsi sui contenuti e non sui tatticismi.“