“Peaky Blinders glorifica la violenza”, un’accademica contro tutti
Peaky Blinders raccoglie consensi fino a far parlare di quinta e sesta stagione. Nel frattempo, emerge una critica dal mondo degli accademici
Peaky Blinders è stata acclamata, a livello internazionale, per la caratterizzazione dei personaggi, la ricostruzione storica e l’estetica mozzafiato di alcune scene. Una critica, però, sollevata dal mondo degli accademici, si appresta a demolire la serie tv.
Secondo un’accademica statunitense, infatti, il prodotto inglese glorificherebbe la violenza, le ideologie nazionaliste e la mascolinità tossica.
Sul The Times, la dottoressa George S Larke-Walsh dell’università del Texas, ha dichiarato: “Peaky Blinders sfrutta la nostalgia per il nazionalismo, attuato all’interno di manifestazioni di estrema aggressività e promuovendo ideali maschili regressivi“. Inoltre, si legge anche che il corpo nudo di Cillian Murphy sia strumentalizzato per “suscitare il desiderio omosessuale”.
La serie si è difesa così: “La storia invita gli spettatori a considerare l’effetto della violenza sugli uomini e le terribili conseguenze della violenza delle bande, della povertà e soprattutto dei conflitti armati“.
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