La parola pedigree indica il documento che riporta l’elenco completo degli ascendenti di un animale in base all’albero genealogico.
Con questo termine, che deriva dal francese “pied de grue”, letteralmente zampa di gru, vengono designati gli animali (in particolare i cani) “di razza”.
Nell’antichità negli alberi genealogici i figli erano solitamente indicati con biforcazioni di linee rette rivolte verso il basso, forma che ricordava l’orma di una gru.
Che cos’è? Il pedigree è il certificato genealogico dell’animale. L’unico documento che attesta l’appartenenza a una specifica razza.
A cosa serve? Un cane sprovvisto di pedigree non può essere considerato “cane di razza pura”, neppure se è morfologicamente identico ai cani della razza a cui “vorrebbe” appartenere.
Questo significa che un cane senza pedigree non potrà partecipare ad alcuna manifestazione e che faticherà moltissimo anche a trovare un partner, perché nessun allevatore serio accetterà mai di accoppiare il proprio cane con un soggetto senza documenti.
Come ottenerlo? Perché un cucciolo ottenga il pedigree è indispensabile che l’allevatore (inteso come proprietario della fattrice al momento della nascita) presenti:
MODELLO A: da compilare a cura del proprietario della fattrice entro 25 giorni dalla data di nascita della cucciolata e da presentare alla Delegazione ENCI competente per territorio (in cui sono verificabili fattrice e cuccioli):
MODELLO B: modulo per la denuncia di iscrizione di cucciolata, da compilarsi a cura dell’allevatore entro 90 giorni dalla data di nascita dei cuccioli e da presentare alla Delegazione ENCI competente per territorio.
SOLO in questo modo il cucciolo verrà iscritto al ROI (Registro Origini Italiano).
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