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La becera inclinazione alla pedofilia continua ad essere diffusa. Ogni anno, purtroppo, spuntano casi di violenze sessuali su minori, spesso cadute in prescrizione e, per questo, spesso impunite. Ma non sempre è così, quando questo crimine viene alla luce, la legge e tutta l’opinione pubblica si unisce per chiedere che paghi il fio delle proprie colpe. In Kazakistan, a tal proposito, è stata effettuata la prima castrazione chimica ad un uomo accusato e condannato per pedofilia.
Si tratta di un’iniezione sottocutanea del farmaco chiamato Depo Provera, il principio attivo del Medrossiprogesterone. Questo ormone è in grado di inibire l’attività e l’istinto sessuale per un periodo variabile tra 20 giorni e 3 mesi. Niente di definitivo, quindi, ma un incentivo in più a chiedere aiuto ai professionisti.
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