Pensione: Quota 100 a rischio slittamento, nuovamente
Il decreto per la riforma della pensione e il reddito di cittadinanza potrebbe slittare. E i sindacati, questa volta, sono pronti a mobilitarsi
Il Governo dei fatti. Delle promesse e della soddisfazione per gli italiani. Peccato che queste soddisfazioni potrebbero non arrivare mai. L’esecutivo, attualmente, sta lavorando sul maxi decreto contenente reddito di cittadinanza e Quota 100, ma il decreto rischia di slittare nuovamente.
La causa è tutta da imputare alle famose pensioni di invalidità, che inizialmente dovevano essere aumentate fino a 780€. L’aumento, però, almeno nella bozza, non ci sarà. Ciò sta alimentando ulteriori contrasti nel duo di Governo Lega-M5S, che potrebbe causare un ulteriore slittamento dell’approvazione del decreto.
“Senza quei fondi non voteremo il reddito di cittadinanza. Non è una ripicca, magari c’è stata una distrazione, ma faceva parte dell’accordo.” ha dichiarato Matteo Salvini.
Tuttavia, la risposta del leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio non tarda ad arrivare. Quest’ultimo ha parlato di un ‘misterioso’ tesoretto di circa 400 milioni di € derivante dall’esclusione degli stranieri residenti in Italia da meno di dieci anni, gli ultimi due continuativi.
Lo stesso Di Maio, infatti, rassicura che i 400 milioni di € stanziati verranno redistribuiti fra pensioni minime, di invalidità e per il ridimensionamento dei centri per l’impiego.
“Abbiamo aumentato il fondo per i disabili. 260mila invalidi avranno una pensione di invalidità più alta grazie all’introduzione del reddito di cittadinanza.” ha poi concluso. Dichiarazioni che lasciano alquanto esterrefatti, in quanto denotano una certa mancanza di comunicazione e una vera e propria competizione aperta tra i due rami del Governo, che sembrano quantomai distanti l’uno dall’altro.
Inoltre, questo rischia di gettare ancora più benzina sul fuoco, in quanto non sono solo i cittadini a chiedersi le spiegazioni. Le critiche maggiori provengono dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che considera i 400 milioni di euro annunciati da Di Maio una cifra del tutto incerta.
Le manifestazioni dei sindacati
Di fronte a questo nuovo sciacallaggio, c’è chi mira ad opporsi insieme e a promettere proteste di larga scala. Infatti, i tre sindacati italiani principali, ovvero la CGIL, la CISL e la UIL si sono dette pronte ad avviare una nuova mobilitazione per continuare il pressing al Governo gialloverde sulle misure introdotte con la nuova Legge di Stabilità 2019.
I temi principali su cui si concentreranno le proteste saranno essenzialmente cinque: le rivalutazioni della pensione con la Quota 100, le infrastrutture e le opere pubbliche, il fisco, i contratti del pubblico impiego e le politiche per lo sviluppo. La prossima manifestazione, infatti, è prevista per il prossimo 9 Febbraio.
Probabilmente, questa protesta è da far risalire ai moti rivoluzionari che stanno sconvolgendo la Francia e ai gilet gialli. Dopo la loro rivolta, infatti, sembra che gli italiani abbiano ripreso coraggio, e siano in procinto di attuare una vera e propria rivoluzione se il Governo non attuasse le misure già promesse.
E la possibilità, dopo quanto sta succedendo, è davvero concreta. Probabilmente, però, tutti questi potrebbero essere limitati dalla nuova sciagurata legge prodotta da Matteo Salvini, ovvero il Decreto Sicurezza. Quest’ultimo, infatti, introduce la reclusione per i picchettaggi stradali. In sostanza, qualsiasi protesta potrebbe essere perseguita penalmente.
A questo punto, le domande sono molteplici, in quanto lo stesso decreto andrebbe contro all’art.40 della Costituzione, ovvero il diritto di sciopero. Il tutto, naturalmente, si verificherebbe solamente per la negligenza di un Governo che stenta a decollare, e che mantiene il suo consenso grazie ad un massiccio uso dialettico. Ultimo, non ultimo, quello dei social.
Un vero pasticcio.
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