22 Febbraio 2018 - 12:18

Pietro Grasso: “L’economia illegale danneggia i cittadini”

pietro grasso neofascismo

Il leader del partito “Liberi e Uguali”, Pietro Grasso, risponde alle domande dei giornalisti e degli utenti di internet nel forum Ansa-Facebook organizzato in vista delle elezioni del 4 Marzo

Parte dalla legalità la dissertazione di Pietro Grasso che presenta ad i cittadini il programma con cui il suo partito “Liberi e Uguali“, intende correre alle Elezioni Politiche del 4 Marzo.

Il Presidente del Senato fa leva sulla sua quarantennale esperienza di magistrato, quando definisce la lotta alle mafie ed alle economie illegali uno dei vessilli del programma politico di LeU.

Grasso invita poi gli elettori al voto consapevole, “l’unico modo per svegliarsi dal torpore politico degli ultimi anni”.

“Le disuguaglianze sociali spianano la strada alla violenza”

Incalzato dalle domande della rete che gli chiedono una battuta sui fatti di violenza che in queste settimane sembrano essere il filo rosso che lega i destini della nostra Penisola, da Macerata a Palermo, Grasso non ha dubbi: “Sono le disuguaglianze sociali a spianare la strada alla violenza. C’è bisogno perciò di politiche che si facciano carico del benessere e della sicurezza sociale dei cittadini“.

Il fondo pro-casa

Riecheggia le politiche della Sinistra Anni ’60 l’idea di LeU di far ripartire la ricostruzione sociale del nostro Paese dalla costruzione di un proprio nido: “Ma non è per vocazione passatista” precisa Pietro Grasso “E’ perchè quello della casa è un problema che oggi si ripropone più che mai: una coppia di giovani, per esempio, spesso non può permettersi un mutuo o un affitto troppo altro. A ciò è legata strettamente la crisi demografica. Si fanno meno figli perchè non si ha la stabilità per pensare ad un progetto di vita duraturo che parte proprio da una casa.”

D’altronde, una sorta di emergenza abitativa in Italia, esiste: più di 50.000 persone sono senza casa e circa 700.000 rischiano di essere sfrattate perchè strozzate dai mutui e dall’ingordigia delle banche.

Per far fronte a tutto ciò, LeU propone l’approvazione di un fondo pro-casa, che passa anche dalla rivalutazione delle periferie rispetto al centro città: “Ogni periferia dovrà essere una città in piccolo”, afferma Grasso, “dovrà avere il suo teatro, l’ufficio postale, il supermercato (…) ” Ciò dovrà incentivare, nelle intenzioni di LeU, la ripresa di alcune attività artigianali oggi cadute nel dimenticatoio, e la costruzione di nuovi complessi abitativi in edifici inutilizzati che possano essere ristrutturati.

L’abolizione delle tasse universitarie

Altro punto del programma di Liberi e Uguali è l’abolizione delle tasse universitarie.

Questa proposta ha fatto molto discutere: non si rischia così di favorire i più ricchi che, pur avendo importanti disponibilità di denaro, si avvalgono gratis di un servizio, al pari di chi ha meno possibilità economiche?

Grasso chiarisce subito l’equivoco: “L’istruzione è anzitutto un diritto e poi un servizio. Come tale dunque, deve essere pagato tramite la fiscalità generale. LeU auspica ad un sistema che guardi soprattutto alla meritocrazia.

Ma da dove prendere quel miliardo e 600 milioni in tasse universitarie per far quadrare i bilanci? “Ogni anno” dice Grasso “vengono dati 16 miliardi di Euro in sgravi fiscali ad imprese che inquinano. I soldi potremmo prenderli da lì”.

Gli altri punti del programma di LeU spiegati da Pietro Grasso

Se dovesse arrivare al Governo LeU si pone l’obiettivo di revisionare il sistema pensionistico. Una domanda proveniente dalla rete chiede poi a Grasso una battuta sui magistrati che approdano in politica: “Un magistrato deve essere super-partes. Proprio per questo, quando sono entrato in politica, ho deciso di lasciare l’incarico. E’ deontologicamente  auspicabile che una volta finita l’esperienza politica non si possa più tornare a fare il magistrato: ogni decisione potrebbe essere condizionata dalla appartenenza politica di chi giudica o di chi viene giudicato.”

Grasso possibilista su alleanze

La rete poi chiede a Grasso quanto sia realista l’ipotesi di un dialogo tra LeU e Movimento 5 Stelle“Parto dal presupposto che LeU è aperta al dialogo con tutti (…) Quando il movimento 5 Stelle dimostrerà di avere una politica chiara e se si dichiarerà pronto ad accogliere alcuni punti irrinunciabili del nostro programma, il dialogo sarà possibile”.

E la Sinistra?

LeU è stato ufficialmente presentato lo scorso 3 Dicembre. Grasso si è staccato dal PD in disaccordo con la linea tenuta da Renzi sulla legge elettorale: “Che crea confusione, potrebbe disconoscere le scelte dei cittadini”. 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *