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Con 200 voti “Il Colibrì” (La Nave di Teseo) di Sandro Veronesi si aggiudica il secondo Premio Strega della sua carriera; la prima volta fu nel 2006 con “Caos Calmo” poi diventato anche un film per la regia di Antonello Grimaldi con protagonisti Nanni Moretti e Isabella Ferrari.
L’autore, prodigo di ringraziamenti dopo la premiazione, eguaglia così il record di Paolo Volponi, anche lui insignito due volte in carriera dello stesso Premio, con La Macchina Mondiale (nel 1965) e con La strada per Roma nel 1991.
Sandro Veronesi, già favorito alla vigilia del Premio Strega 2020, stacca di circa 70 punti Gianrico Carofiglio che con “La misura del tempo” (Einaudi) si ferma al secondo posto.
E’ Einaudi anche il titolo che chiude il podio: “Almarina” (86 voti) l’unico della sestina scritto da un’autrice femminile, Valeria Parrella.
Quinto posto per l’esordiente (a 76 anni) Gian Arturo Ferrari: 70 voti per il suo “Ragazzo Italiano”. Lo segue con 67 voti Daniele Mencarelli, il cui “Tutto chiede salvezza” era stato già insignito qualche settimana fa dello Strega Giovani 2020.
Chiude la sestina (vi era entrato ripescato) Jonathan Bazzi con “Febbre”, opera prima che presto diventerà un film dagli stessi produttori di Rocco Schiavone e Skam Italia.
L’edizione 2020 del Premio Strega sarà ricordata come la prima post-pandemia. Uno scenario che ha svuotato il Museo Etrusco di Villa Giulia e che il vincitore Veronesi commenta così: “C’è una calma strana. Sono più abituato alle cose vuote da tre mesi, non mi fanno più tanta impressione“.
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