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Cenno di approvazione da parte della Commissione Europea in merito alla riforma sulla prescrizione. In merito alla riforma portata avanti da Bonafede: “Una riforma benvenuta, che blocca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, cosa che è in linea con una raccomandazione specifica per il Paese formulata da tempo, è entrata in vigore nel gennaio 2020. Come risultato serviranno misure per aumentare l’efficienza soprattutto al livello di appello, dove ancora circa il 25% dei procedimenti è stato dichiarato prescritto nel 2018. La bassa efficienza della giustizia penale nei processi di appello, che continua a ostacolare l’accusa di corruzione, in assenza di una riforma che modifichi le regole dei processi penali. Nonostante un calo di circa il 6% nel periodo 2017-2018, continua a sollevare preoccupazioni la durata media del processo di appello (860 giorni)“.
E dopo la riforma Bonafede sulla prescrizione, per la Commissione Europea è necessaria anche una riforma in ambito penale. “Un’uso più ampio di procedure semplificate; e poi una limitazione alla possibilità di fare appello, l’introduzione di un giudice unico in seconda istanza; un più ampio uso di strumenti elettronici per l’archiviazione documenti; e regole semplificate sulle prove. Veloce adozione di queste misure, abbinata ad altre per affrontare il gran numero di casi presso tribunali d’appello, potrebbe migliorare l’efficienza della giustizia penale e l’efficacia della lotta contro corruzione“.
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