Principe Amedeo di Savoia morto questa mattina a 77 anni
È morto questa mattina il Principe Amedeo di Savoia all’età di 77 anni. A darne l’annuncio, un comunicato della famiglia reale
Ad un giorno dall’anniversario della nascita della Repubblica Italiana, è morto all’età di 77 anni il Principe Amedeo di Savoia. A comunicare l’infausto evento, un comunicato rilasciato dalla Famiglia Reale che recita: “La Real Casa di Savoia annuncia: questa mattina si è spento, in Arezzo, S.A.R. il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta“.
Amedeo di Savoia-Aosta, il cui nome completo è Amedeo Umberto Giorgio Paolo Costantino Elena Fiorenzo Maria Zvonimir, è nato a Firenze nel 1943. Oltre ad essere membro di Casa Savoia, fu anche un importante imprenditore italiano. Tra gli altri titoli a lui affibbiati, si annoverano quelli di duca d’Aosta, principe della Cisterna e di Belriguardo, marchese di Voghera e conte di Ponderano. Era figlio di Aimone di Savoia che fu, per un periodo, re di Croazia con il nome di Tomislavo II. Grazie ad una parentela col re di Spagna Amedeo I, risultava 41° nella linea di successione al trono spagnolo.
La prigionia ad 8 mesi
Nato in un periodo difficile per l’Italia e per il mondo intero, essendo ancora in atto la seconda guerra mondiale, per mandato firmato personalmente da Himmler, Amedeo di Savoia, ancora in fasce, fu internato Hirschegg, insieme alla madre Irene di Grecia e due cugine. Nel maggio del 1945 il campo di Hirschegg venne liberato e Irene di Grecia insieme al figlio tornarono in Italia dove Aimone, padre di Amedeo, poté vederlo per la prima volta. La famiglia si stabilì a Fiesole e presso l’Università di Firenze, Amedeo si laureò in Scienze Politiche.
Il principe Amedeo di Savoia ha sempre vissuto in Toscana, diventando un imprenditore agricolo (Vini Savoia-Aosta) e dove ha seguito alcune società in veste di consulente, consigliere d’amministrazione e presidente. Nel 1996 è stato nominato rappresentante del comune di Palermo per la Fondazione Internazionale “Pro Herbario Mediterraneo”, e, dal 1997, ne divenne presidente.
La disputa dinastica
Dal 2006 è accesa una disputa dinastica con Vittorio Emanuele di Savoia, avendo rivendicato a sé il titolo di duca di Savoia e quindi affermando di essere l’effettivo pretendete al trono del Regno d’Italia. La disputa è nata poiché alcuni ritengono che Vittorio Emanuele, e quindi il figlio Emanuele Filiberto, abbia perso qualsiasi titolo nobiliare nel momento in cui ha sposato una donna appartenente ad una differente condizione sociale senza l’esplicita autorizzazione del sovrano nella sua veste di capo della casa. A prova di ciò, la Consulta dei Senatori del Regno, un’associazione privata creata nel 1955, in data 7 luglio 2006, ha infatti fatto sapere ufficialmente con un comunicato che: “Il capo della Casa di Savoia è il duca Amedeo di Savoia con i relativi titoli e le prerogative ad esso spettanti“.
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