Processo al Chievo e al Parma: richieste pesanti dalla Procura Federale
Si è svolta stamattina l’udienza del Tribunale Sportivo nei confronti di Chievo Verona e Parma: ecco le richieste della Procura contro i due club
Si è tenuto quest’oggi la tanta attesa udienza contro Parma e Chievo Verona. I due club, seppur con casi differenti, rischiano la Serie A la prossima stagione.
Infatti, la Procura Federale ha richiesto il -15 a Chievo e Cesena nella stagione 2017/18 per quanto riguarda le plusvalenze fittizie di ben 30 giocatori. Se ciò dovesse accadere, i clivensi cadrebbero in Serie B, in favore del Crotone (squadra terz’ultima nell’ultimo campionato di A). Mentre per i romagnoli (falliti ieri dopo la mancata ricapitalizzazione) verrebbe sancita la retrocessione in Serie C.
Inoltre, è stata chiesta l’inibizione di 36 mesi per il presidente dei veneti, Luca Campedelli, maggiore indiziato nell’inchiesta.
Per quanto riguarda l’altro caso, quello di Spezia-Parma, la richiesta della Procura Federale è di 2 punti di penalizzazione per la stagione 2017/18 per gli emiliani. Se dovesse venire accolta l’istanza, il Parma scenderebbe di una posizione in classifica e favorirebbe il Palermo, arrivato 4° dietro al Frosinone, che è già promosso in A.
In alternativa, gli organi di accusa hanno chiesto una penalizzazione di 6 punti da scontare nel campionato di Serie A della prossima stagione, lasciando intatta la promozione dei Ducali. Inoltre, al maggiore indiziato, il centravanti Emanuele Calaiò, la richiesta è di 4 anni di squalifica.
Lo stesso calciatore, ai microfoni di SportMediaset, si è detto scioccato: “Quei messaggi sono innocui, scherzosi e stupidi. Non pensavo di dover venire qui a parlarne, sto passando un’estate d’inferno. Non ho mai pensato di fare una cosa del genere, sono pulito e mi dispiace che non ci siano i miei ex compagni dello Spezia a testimoniare“.
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