Progetto Italia è realtà: nasce il nuovo polo delle grandi opere italiane
Tempo di novità per il settore italiano delle grandi opere delle infrastrutture. Dopo un’attenta analisi, sta per nascere un nuovo polo
Tempo di novità per il settore italiano delle grandi opere delle infrastrutture. L’annuncio definitivo è arrivato solo pochi giorni fa, dopo un’attenta analisi Salini Impregilo S.p.A. è riuscita a porre le basi per costituire un nuovo polo denominato Progetto Italia.
L’iniziativa di riassetto del settore nazionale delle costruzioni ha come scopo quello di dare vita a un nuovo grande gruppo che abbia una dimensione globale e che sia capace di dare nuova spinta al comparto delle grandi opere, così da accrescere la competitività delle aziende nostrane sul mercato internazionale.
Grazie anche al supporto di banche e istituzioni, è stato possibile dare il via a questo progetto volto a rafforzare un campo dell’industria italiana dall’alto potenziale, così da poter concorrere con gli altri player internazionali sul mercato globale, ricco di opportunità.
Progetto Italia pone, dunque, le fondamenta per dare vita ad una nuova realtà industriale capace di fondere insieme le eccellenze italiane del settore che fino ad oggi hanno operato nei diversi segmenti. Uno dei punti fondamentali è infatti la condivisione del know-how specialistico e del capitale umano e di esperienze, che permetterà di operare a livello internazionale su progetti infrastrutturali che hanno un valore superiore ai 250 milioni di euro in un mercato da oltre 630 mld di € di progetti già avviati per i prossimi anni.
Salini Impregilo S.p.A ha concluso due accordi di investimento per fondare Progetto Italia: il primo con l’azionista di controllo Salini Costruttori S.p.A. e con CDP Equity S.p.A., società controllata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., il secondo con tre istituzioni finanziarie tra le principali italiane.
Inserito all’interno del più ampio “Piano Industriale”, Progetto italia contribuirà allo sviluppo del livello di specializzazione, dando nuovo stimolo all’occupazione di italiani sia in patria che all’estero. Inoltre si andranno finalmente a sbloccare gli oltre 36 miliardi di euro di opere oggi in standby sul nostro territorio, garantendo così la costruzione delle infrastrutture presenti e future di cui l’Italia ha forte bisogno.
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