8 Maggio 2015 - 16:41

Progressi in robotica: NAO e Aiko Chihira

NAO

Nel corso dei decenni la robotica ne ha fatta di strada, ma siamo ancora lontani dal far sì che le macchine abbiano una coscienza come quella umana

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Gli attuali progressi in robotica, legati ai vari ambiti di studio e ricerca, al momento non sono sufficienti da rendere possibile la costruzione di robot con volontà e coscienza – di sé o del mondo che li circonda – proprie. Tuttavia, col passare del tempo la robotica ha fatto passi importanti nel progredire, ed ha finora portato alla costruzione di macchine molto diverse e sempre più evolute, a seconda dei periodi classificabili in robot di prima, seconda e terza generazione.

Se quelli di prima generazione sono in grado di eseguire sequenze di operazioni prestabilite, i robot di seconda generazione hanno anche la capacità di costruire un modello interno del mondo esterno, all’occasione di correggerlo e perfezionarlo continuamente: una capacità del genere permetto loro di scegliere la migliore strategia di controllo, in modo da portare a compimento il compito che gli è stato prefissato, indipendentemente da eventuali disturbi non prevedibili. Infine, quelli più recenti, di terza generazione sono dotati di intelligenza artificiale, dunque sono capaci di pensare nuove soluzioni in autonomia (tramite algoritmi) e di verificarne da soli la coerenza.

Aiko Chihira

Robotica umanoide: Aiko Chihira

I robot stanno entrando in modo sempre più pervasivo nella vita degli uomini, in qualità di fedeli alleati come quelli da qualche tempo messi in commercio in grado di aspirare la polvere sul pavimento e/o lavare il pavimento in totale autonomia.

I robot rappresentano un aiuto in ambito lavorativo, sostituendosi ogni volta di più alla forza lavoro umana. Di recente, possono sostituirsi all’uomo perfino in attività fino a qualche anno fa impensabili: NAO, il robot della società francese Aldebaran, già presentato al pubblico nel 2006 è stato  recentemente “assunto” come commesso da Darty, una catena di distribuzione di elettrodomestici e hi-tech.

NAO ha ora il compito di fornire indicazioni ai clienti ad esempio sui vari servizi del negozio, ed aiuta i venditori umani fornendo loro dei dettagli sui diversi prodotti.

Anche Aiko Chihira, un robot della Toshiba è stato assunto dagli store di una famosa azienda giapponese. Si tratta di un robot umanoide dall’aspetto di una ragazza, capace di interagire con i clienti e i visitatori in alcune situazioni. Questo robot, a differenza di NAO è molto simile agli esseri umani: sa saltare, muovere le labbra, fare diverse espressioni facciali realistiche.

Chihira, nel rapporto con gli umani, sa soltanto accogliere i visitatori e interagire con loro in minima parte, ma non sa rispondere a eventuali richieste dei clienti.

A quanto pare, il progresso in ambito robotico finora compiuto è considerevole, ma siamo ancora lontani da un possibile sviluppo di robot capaci di agire e pensare al livello degli esseri umani.

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