Oltre 400, le persone che hanno sfilato con Casapound, alla manifestazione contro il possibile trasferimento dei rom nel quartiere periferico di Roma Nord.
“Casalotti dice no, prima gli italiani“, così recita lo striscione di apertura.
“Finché non arriverà la conferma ufficiale che i rom qui non ce li porteranno” dice al megafono Simone Montagna, responsabile territoriale delle “tartarughe frecciate”.
“Non ci fermeremo continueremo questa protesta per difendere il nostro quartiere e i nostri figli“.
In un corteo gremito e tra toni accesi, sul posto era presente anche lo “stato maggiore” del movimento di estrema destra: il vicepresidente di Casapound Andrea Antonini, Davide Di Stefano, Mauro Antonini, il consigliere comunale di Ostia Luca Marsella, il responsabile del V municipio Giuseppe Di Silvestre.
Ieri però, i residenti di Casalotti, estrema periferia ovest della Capitale, non erano gli unici a protestare, nello stesso momento infatti è andata in scena anche la manifestazione degli antifascisti, Anpi, Cgil e Rifondazione Comunista.
“Casalotti è antifascista” si legge su uno striscione esposto a piazza Ormea dove sventolano le bandiere per la pace. “Siamo antifascisti – dice un’abitante – non ne possiamo più di chi alimenta la guerra tra poveri”.
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