Qatar 2022, i record del campionato del mondo
Siamo appena al primo checkpoint, ma già dopo una singola giornata le nazionali e i giocatori hanno abbattuto diversi record. Scopriamo quali
Questo torneo è sorprendentemente pieno di colpi di scena. I risultati imprevedibili di questi ultimi incontri stanno mettendo in secondo piano tutte le discussioni avvenute prima del calcio d’inizio di Qatar-Ecuador. Le nazionali sulla carta più piccole stanno dando filo da torcere alle big mondiali, e questo Qatar 2022 verrà soprattutto ricordato per i record infranti da alcuni paesi e giocatori.
Cerchiamo di riassumerne alcuni dei nuovi record registrati già dopo la prima giornata del Mondiale. C’è spazio sia per il disoccupato Cristiano Ronaldo, che per l’Arabia Saudita, senza scordare la novità assoluta di Qatar 2022: l’extra time.
Cristiano sempre nella storia
Se ancora ci fosse bisogno di incidere il suo nome nei libri di storia, Cristiano Ronaldo non intende smettere di aizzarsi a divinità del calcio. Dopo solo la prima partita vinta contro il Ghana (3-2 per i portoghesi), l’ex Juve è diventato il primo giocatore della storia a mettere a segno una marcatura in cinque mondiali consecutivi. Mai nessuno prima di lui.
Oltre a questo, insieme al rivale di sempre Messi, i due fenomeni sono rientrati nell’elité dei calciatori che sono riusciti a prendere parte a 5 campionati del mondo durante la loro carriera. Adesso l’obiettivo è il record di presenze, attualmente detenuto da un certo Lothar Matteus (25). Tra i due geni, è l’argentino il giocatore più vicino al sorpasso (20), ma molto dipenderà anche dal percorso delle due nazionali in questo Mondiale.
Festa nazionale in Arabia
Parlando di Argentina, non si può fare una nota di demerito ai sudamericani per la partita di esordio persa clamorosamente. La prestazione superlativa dell’Arabia Saudita ha lasciato tutti a bocca aperta, poiché la partita era da tempo già stata definita come il classico scontro tra Davide e Golia. La vittoria degli sfavoriti però ha fatto festeggiare un’intera nazione, tanto che il principe emiro ha deciso di celebrare l’impresa della nazionale di calcio rendendo il 22 Novembre festa nazionale.
Anche il Qatar riscrive il Mondiale
In negativo invece il capitolo riguardante i padroni di casa. La corsa agli stadi, discussa e non poco per la gravità delle azioni in Qatar, insieme al ritiro della nazionale qatariano di ben sei mesi non sono bastati. La nazione ospitante è entrata ufficialmente nella storia, si, ma per due record negativi.
Il primo è quello di essere l’unica nazione ospitante dalla creazione del torneo mondiale a perdere la gara di apertura del già citato torneo. Il secondo è quello di essere la prima nazione ospitante ad uscire definitivamente dai giochi dopo appena due giornate dei gironi. Chiamiamolo karma forse.
L’extra (extra) time
Eccoci arrivati alla vera novità di Qatar 2022. Può piacere o meno, sta di fatto che questo torneo non è più vincolato unicamente ai canonici 90′ di gioco. Anzi, per diretta decisione del signor Pierluigi Collina, Presidente della Commissione Arbitri FIFA, tutti i direttori di gara stanno allungando i minuti di partita riportando ogni singola interruzione al centesimo di secondo.
Per questo motivo basti pensare che la media dell’extra time registrato dall’introduzione del VAR era già salita sui 8′ circa, durante il mondiale questo dato è incrementato ancora di più. Basta citare tre partite per rendere l’idea: Senegal-Olanda (14′), USA-Galles (16′), Inghilterra-Iran (29′!!).
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