“Rage Room“, tradotto dall’inglese significa “stanza della rabbia” e fa riferimento alla trovata insolita di poter dare sfogo alla propria ira attraverso la distruzione di oggetti contenuti in una stanza. L’idea è venuta ad Alessandro Cutellè, 26enne e studente di Economia, nonchè titolare della società che avviato l’attività.
La “Rage Room” si basa su un modello già in voga negli Stati Uniti che consiste nel rinchiudersi all’interno di una stanza con l’intento di spaccare tutto. Così facendo si crea un effetto distensivo dei nervi che abbatte stress e frustrazione che crea una sensazione poi di liberazione.
Sita in via Principe Tommaso a Torino, è possibile prenotare una seduta direttamente dal sito internet creato apposta per fornire info e prenotazioni. Esistono diversi pacchetti riservati ai clienti organizzati a seconda del livello di rabbia cumulato e suddivisi anche per fasce di prezzo.
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