14 Settembre 2018 - 09:45

Rami Malek parla di “Bohemian Rhapsody”, il film sulla vita di Freddy Mecury

Bohemian Rhapsody, Rami Malek

“Bohemian Rhapsody”: ne parla Rami Malek protagonista del film su Freddie Mercury dopo le parole dei più critici

Dopo il lancio del primo trailer di “Bohemian Rhapsody”, lo scorso 15 maggio, alcuni fan più critici avevano subito detto la loro, ma Ramy Malek ha risposto alle loro parole.

La 20th Century Fox aveva ricevuto le critiche da parte di alcuni fan di Mercury, che l’accusavano di aver trascurato alcune cose importanti della rock star, ovvero la sua sessualità e la diagnosi dell’AIDS. Aveva detto la sua anche il creatore di “Hannibal“, Bryan Fuller in quanto “leggermente infastidito” per la decisione di commercializzare la vita di un personaggio simile.

In una intervista ad Attitude, Malek ha risposto alle critiche dicendo che il film non trascura nulla della vita di Mercury. Ed ha aggiunto che è un vero peccato che le persone giudichino un film dopo aver visto solo un minuto di teaser.

È difficile. Prima di tutto, lasciami dire che non penso che il film si allontani dalla sua sessualità o dalla sua malattia divorante, che è ovviamente l’AIDS “, ha poi detto Malek alla pubblicazione. “Non so come potresti evitarlo, o se qualcuno vorrebbe mai.”

Secondo Malek, il film si avvicina alla vita di Mercury in modo delicato: “Non puoi evitarlo. È stato un momento importante nel film, uno che alla fine è molto triste ma anche in grado di potenziare in un certo senso”. 

L’attore di Mr Robot ha poi concluso, riferendosi all’inclusione di questi punti della vita di Mercury nella trama:Ti mostra quanto resilienti possano essere gli esseri umani e quanto ci affidiamo alla forza dei nostri amici e familiari per superare momenti difficili. Questa pandemia è ancora una minaccia orribile per così tante persone nel mondo. Esiste come una realtà per così tanti che penso che sarebbe un peccato non affrontarlo.”

Nel trailer ufficiale del 17 luglio sono stati fatti riferimenti espliciti alla sessualità e alla malattia di Mercury che probabilmente hanno calmato le critiche.

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