Una brutta notizia per tantissime persone. Circa 100mila famiglie, infatti, non riceveranno più, già dal prossimo mese, il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza. La sospensione, dunque, riguarda una famiglia su dieci tra le 943mila che ricevono il sussidio garantito dal Governo. Il motivo di questa attesa deriva dalla mancata integrazione della domanda presentata da molti possibili beneficiari lo scorso Marzo. L’INPS, negli scorsi giorni, ha inviato un SMS d’avvertimento a circa 520mila famiglie che dovevano presentare i documenti entro il 21 Ottobre.
La scadenza vale, dunque, per chi aveva già inoltrato la domanda lo scorso Marzo. In caso di mancato adempimento dei beneficiari ne sarebbe conseguita la sospensione fino a che le integrazioni non verranno inviate. Il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza sono stati istituiti con il Decretone approvato in Consiglio Dei Ministri a fine Gennaio. Dopo ben sei mesi di periodo transitorio, ora è arrivato il momento delle integrazioni. Chi ha ricevuto il messaggio dell’INPS doveva siglare due dichiarazioni entro il 21 Ottobre. Con la prima attestava di non essere soggetto a misure cautelari né a condanne definitive negli ultimi dieci anni. Nella seconda doveva dichiarare che in famiglia non ci sono disoccupati per dimissioni volontarie.
Solamente l’80% dei beneficiari a cui è stato chiesto di integrare la domanda l’ha fatto. Circa 100mila famiglie, quindi, sono rimaste “fuori” dal ricevimento del sussidio. Di conseguenza, scende anche la spesa per lo Stato. Si risparmierà, infatti, un paio di miliardi di €.
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