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Regina Elisabetta ai sudditi: “Mai arrendersi, mai disperare”

La regina Elisabetta ha parlato ai suoi connazionali, in piena emergenza Coronavirus. La sovrana ha esordito nel ricordo di suo padre, re Giorgio VI

“Mai arrendersi, mai disperare“. E’ questo l’appello che la Regina Elisabetta, in piena emergenza Coronavirus, ha rivolto con forza ai propri connazionali in un discorso in tv per il VE Day, il 75esimo anniversario della Vittoria sulla Germania nazista.

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Il ricordo paterno della regina Elisabetta

La sovrana, nel secondo discorso alla nazione dallo scoppio della pandemia, ha esordito con questa frase: “Vi parlo oggi alla stessa ora in cui mio padre parlò esattamente 75 anni fa“. Il riferimento è al momento storico in cui Giorgio VI annunciò alla radio la fine della II Guerra Mondiale in Europa.

Il conflitto mondiale

Poi, ha spiegato, essendone stata testimone, che quel conflitto mondiale fu “una guerra totale dal cui impatto nessuno restò immune”. “All’inizio – ha aggiunto – le prospettive ci sembrarono cupe, la fine lontana, l’epilogo incerto. Ma conservammo la fede che la nostra causa era giusta”.

L’isolamento sociale

Non è mancato un riferimento al lockdown: “Oggi può sembrare duro non poter suggellare questo anniversario speciale come avremmo desiderato. Ma le nostre strade non sono vuote, sono colme dell’amore e della cura che abbiamo gli uni per gli altri. Quando guardo al nostro Paese di oggi e vedo ciò che facciamo per sostenerci e proteggerci a vicenda, mi dico con orgoglio che siamo ancora una nazione che quei soldati, marinai e aviatori coraggiosi riconoscerebbero e ammirerebbero”.

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Il discorso si è concluso sulle note “We’ll meet again” (Ci incontreremo ancora), brano musicale portato al successo dalla cantante inglese Vera Lynn nel 1939. È una delle canzoni più famose degli anni della Seconda guerra mondiale e fa riferimento a tutti quei soldati che andavano a combattere, lasciando le loro famiglie e le loro innamorate.

Luciachiara Faiella

26 anni. Laureata in Filologia Moderna. Impegnata nel progetto CyberZone in collaborazione con Amesci che informa sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Mi piacciono la cronaca rosa, i programmi leggeri, la musica cantautorale, le spiagge a settembre, i romanzi che non ti lasciano tregua, le serie tv che incollano allo schermo, le persone curiose, i cinema di periferia, la comunicazione sotto ogni aspetto.

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