Regionali in Germania: l’ultradestra avanza ma non vince
Regionali in Germania: in Sassonia (dove tramonta l’ipotesi di una nuova grande coalizione) e Brandeburgo l’ultradestra fa registrare il boom ma non basta
Alla vigilia delle elezioni regionali in Germania, i sondaggisti temevano una schiacciante vittoria dell’ultradestra ma l’ipotesi, stando alle prime proiezioni diffuse dopo il voto di ieri, è stata scongiurata.
Quello che è innegabile, però, è l’exploit convinto dei partiti populisti: in Sassonia, per esempio l’Afd si porta a casa un vigoroso 27,5%,triplicando i voti rispetto alle ultime consultazioni del 2014 (quando si fermò al 9,7% dei consensi), ma comunque lontano anche se di poco dalla Cdu che si conferma primo partito col 32% (in flessione di 10 punti rispetto all’ultima consultazione).
Buono anche il risultato dei Verdi che salgono all’8% dal 5,7% precedente, mentre i liberali di Fdp (nucleo della grande coalizione del Governatore Michael Kretschmer) non supera la soglia di sbarramento del 5%.
I risultati in Brandeburgo
Il trend positivo dell’ultradestra è confermato anche dai risultati elettorali in Brandeburgo dove l’Afd guadagna il 27,5% dei consensi raddoppiando quasi i risultati di cinque anni fa. Pur in flessione di cinque punti, con il 27% il partito del governatore socialdemocratico uscente Dietmar Woidke conferma la propria leadership anche se non potrà riproporre l’alleanza con la Linke (che scende all’8%). Si fa largo dunque la possibilità di un’apertura ai Verdi (in salita di quattro punti al 10%).
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