18 Novembre 2019 - 12:15

Riso basmati, caratteristiche e proprietà nutrizionali

riso basmati

Il riso basmati è una delle tipologie di riso più utilizzate al mondo. Ha un basso indice glicemico e conferisce ai piatti una nota di sapore in più grazie al suo tipico aroma. Ecco tutte le proprietà nutrizionali

Uno degli ingredienti tipici provenienti dal Medio Oriente è il riso basmati, una varietà di riso caratterizzata da un sapore intenso e dai chicchi allungati. Coltivato esclusivamente, in India e Pakistan, è apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore “fragrante”. Il termine basmati, infatti, deriva vasmati che in sanscrito significa “intriso di sapore“, fragrante. Il tipico aroma è dovuto ad una pianta erbacea presente nelle zone di coltivazione, la Pandans amaryllifolius

Proprietà nutrizionali

Il basmati ha un indice glicemico più basso rispetto al riso tradizionale e ciò lo rende adatto ai regimi dietetici per i diabetici. Oltre a questo, come anche il altre tipologie, è naturalmente privo di glutine. Perfetto, quindi, per i celiaci. Può essere utilizzato nelle diete ipocaloriche grazie all’assenza di grassi ma, allo stesso tempo, contiene un’elevata percentuale di fibre. Per questo motivo, conferisce un senso di sazietà senza appesantire ed è utile per regolarizzare la motilità intestinale. È anche ricco di sali minerali, tra cui sodio e potassio.

Indice glicemico e calorie del riso basmati

Non tutti i tipi di riso hanno un basso indice glicemico. Su una scala che va da 0 a 100, il riso basmati ha un valore di 53, mentre quello integrale 45, contro l’80 del comune riso bianco raffinato. Questo grazie all’elevata percentuale di amilopectina, un polimero che non favorisce un repentino innalzamento dei valori di glucosio nel sangue con conseguente bassa richiesta di insulina. Inoltre, 100 g di basmati apportano solo 121 kcal.

Attenzione ai fake

Alcuni anni fa, in Gran Bretagna, la Food Standards Agency ha rinvenuto varietà di riso dai chicchi allungati spacciati come basmati. In particolare, su 15 campioni prelevati da grossisti, 4 sono risultati miscelazioni di basmati e 1 non conteneva affatto il prodotto indicato in etichetta. Queste adulterazioni sono state fatte per offrire un prezzo di mercato più concorrenziale. Il consiglio, come avviene in molti casi, è quello di diffidare sempre dai prezzi eccessivamente bassi.