4 Settembre 2019 - 18:00

Roberto Speranza: l’outsider ambasciatore della sanità pubblica

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A sorpresa, il ministero della Salute è stato assegnato a Roberto Speranza di Liberi E Uguali. Un outsider con un cavallo di battaglia: la sanità pubblica

Nel nuovo Governo trovano posto davvero tutti, anche gli outsider. Le facce nuove non si sprecano, e la formazione assume connotati molto più progressisti anche grazie all’ingresso, in quota, di Liberi E Uguali. L’altro partito di centrosinistra è riuscito ad accaparrarsi l’importante ministero della Salute, in cui è stato posto Roberto Speranza. Una novità rispetto allo scorso Governo, che segna una vera e propria “discontinuità” nei confronti del duopolio Lega-M5S. Ma quali sono le idee di sanità del nuovo ministro?

Come prevedibile, l’assegnazione del ministero al centrosinistra prevederà l’ingresso di idee molto più progressiste alla base della riforma del sistema sanitario nazionale. Roberto Speranza, già in tempi non sospetti, aveva provato ad introdurre un disegno di legge per abolire il superticket, la quota fissa di 10€ per le ricette mediche. Ma non solo. Aveva anche disposto un corposo aumento (pari a 1.500€) del fabbisogno sanitario nazionale standard. L’obiettivo era quello di inaugurare e migliorare le strutture a disposizione in tutta Italia. Infine, il suo occhio è anche andato ai lavoratori, in quanto l’articolo 2 del disegno di legge prevedeva un allentamento dei vincoli per l’assunzione del personale sanitario.

Insomma, da sempre con un occhio di riguardo sia nei confronti dell’assistenza medica dei cittadini italiani, sia al bilancio di questi ultimi. Si può tranquillamente dire che sia una bella svolta in senso progressista per l’Italia, dopo il periodo nero passato con la Lorenzin e quello “grigio” passato con la Grillo. Il potenziale sicuramente c’è, bisognerà solamente sfruttarlo.