Attualmente bomber dell’Inter, Romelu Lukaku non dimentica il passato ma soprattutto le esperienze negative che hanno rischiato di compromettergli il corso della carriera. In particolare l’avventura al Chelsea e l’anno della conquista della Champions League nel 2012.
“Di Matteo mi disse che sarei rimasto in gruppo fino alla finale” – racconta l’attaccante belga in un’intervista a “Het Laatste Nieuws” – “Quando vincemmo la coppa, io non la toccai nemmeno con un dito perché personalmente non ho mai vinto quel trofeo. Ragiono così da quando avevo undici anni: se non contribuisco alla vittoria, non è il mio trofeo“.
In particolare, Lukaku punta il dito contro André Villas Boas, tecnico che lo escluse dalla lista Champions League, esonerato a stagione in corso per far posto a Roberto Di Matteo.
Queste le sue parole: “Mi capitava che in allenamento indossassi entrambe le casacche, come jolly per le due squadre. A volte venivo impiegato da terzino sinistro, poi a destra. Questo non era il modo per crescere e dissi al club quello che pensavo. Con Di Matteo cambiò tutto, doveva arrivare prima, sarebbero andate diversamente le cose. Non l’ho mai perdonato Villas Boas“.
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