17 Dicembre 2018 - 17:09

Sabrina torna su Netflix con uno speciale: sull’albero il pentacolo

Sabrina

Sabrina è tornata su Netflix per uno speciale di Natale decisamente atipico: le feste celebrate da streghe e mortali tra un pentacoli e doni

Sabrina è tornata ed ha i capelli biondissimi, un nuovo amore per il total black e una consapevolezza che le mancava nella prima stagione della serie portata su Netflix dai creatori di Riverdale. Kiernan Shipka torna ad impersonare la piccola strega Spellman per un episodio speciale che probabilmente non avevano messo in conto neppure i produttori della serie, visto che a quanto pare, quello mandato in onda il 14 dicembre, doveva essere il pilot della serie.

Il racconto è ben lontano dalla splendida sit-com degli anni ’90 e non ne uguaglia il livello, ma ha avuto un grande successo grazie ai suoi toni cupi propri anche di Riverdale. Il risultato è stato decisamente migliore dal punto di vista qualitativo, forse perché meglio abbinato alle scelte di trama. Il collegamento con la serie basata sui personaggi degli Archie Comics era visibile già nella prima stagione e in questo speciale si regala loro un piccolo cameo che sicuramente farà piacere al pubblico appassionato ad entrambe le storie.

Il Natale: sull’albero il pentacolo o le palline?

Abbiamo lasciato Sabrina alle prese con una scelta fondamentale che finalmente segna la sua appartenenza al mondo della Chiesa della Notte o a quello dei mortali. L’episodio si apre con un piccolo flashback, fondamentale per uno speciale di successo. McKenna Grace è infatti Sabrina da bambina e la sua presenza era stata annunciata dall’attrice protagonista della serie tramite il suo profilo instagram. La sua apparizione fornisce le premesse non necessarie ma decisamente apprezzate per il resto della narrazione. Non si tratta di un episodio fatto per essere guardato da solo, né può essere considerato un extra, in quanto la minaccia con cui le Spellman hanno a che fare non è fine a se stessa e fornisce informazioni importanti per la trama generale della serie. Si parla della madre di Sabrina e zia Zelda prende una decisione importante sulla figlia di padre Blackwood. E’ importante che la serie, in fase di preparazione della seconda stagione, non dimentichi gli eventi dello speciale, che abilmente si collega a tutto il resto della narrazione in generale controtendenza rispetto agli episodi extra delle altre serie.

Lo speciale: doni apprezzati e pacchetti da riciclare

Ottima scelta quella di tamponare lo shock generato dal cambiamento di Sabrina dopo la fine della prima stagione con un episodio ponte. Continua a frequentare la scuola e a sperare di mantenere le proprie amicizie, ma le sue scelte della prima stagione hanno delle conseguenze che saranno maggiormente esplorate (si spera) nella seconda serie di episodi. Il senso di libertà provato da Sabrina, però, è la prima cosa che traspare dal racconto natalizio. La strega utilizza i suoi poteri alla luce del sole, senza più nascondersi e sentirsi in colpa. Esteticamente, come per la prima stagione, lo speciale è estremamente godibile. In particolare, l’aria natalizia che viene spiegata in questo frangente come una celebrazione del solstizio d’inverno, rende il tutto ancora più bello da vedere. Restano Babbo Natale, che non è propriamente un buono, e i fantasmi come nella migliore tradizione di Canto di Natale. Doni decisamente da tenere.

Non c’è lo stile sdolcinato da vacanze, ma l’albero addobbato è in bella vista nonostante la protagonista non sembri farci molto caso. L’aria natalizia è quindi soltanto una “buona scusa” per un nuovo episodio incentrato sulla piccola strega e a grande richiesta torna anche l’apprezzatissima Mrs Wardwell (anche lei dono decisamente da conservare), vera stella della serie secondo i social. Ancora una volta, si presenterà come “guida” (per non dire burattinaia) della piccola Sabrina, alla quale fornirà un aiuto importante, sempre allo scopo di seguire il disegno che Satana ha per la Spellman. Il compito di ricordare a tutti che è Natale tocca alla sfera “mortale” della serie, con Susie che perde spessore realizzando un piccolo sogno che aveva fin da bambina (abbastanza out of character se si pensa al personaggio che ci è stato presentato nella prima stagione) e con Harvey che continua ostinatamente a rifiutare la natura di Sabrina nonostante la ragazza cerchi di agire nel giusto per salvaguardare lui e la sua famiglia. Le vicende dei nostri amici umani sarebbero decisamente da incartare alla bell’e meglio e regalare a qualcun altro, meglio se a chi ci sta antipatico.

Inutile forse la storia natalizia che vede protagoniste le due zie di Sabrina. L’unica utilità riguarda le vicende che ruotano attorno alla storia della bambina salvata da zia Zelda. Appaiono marginali, quando non dovrebbero esserlo, le domande relative alla madre di Sabrina. E’ stato posto un importante tassello per la costruzione della seconda stagione, ma forse con le tempistiche sbagliate. Sabrina però ha una trasformazione che al pubblico piace: è più spigliata, più adolescente. Questa potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio per lo sviluppo della serie che in questa trasformazione potrebbe trovare la sua svolta, con un alzamento dell’asticella per quanto riguarda la qualità, o un’inesorabile rovina. Regalo da tenere solo se si ha già una precisa idea di come usarlo.