13 Giugno 2024 - 11:04

Salerno, al Ruggi primi due interventi di chirurgia pediatrica robotica

All'Ospedale Ruggi di Salerno, sono stati ultimati i primi interventi di chirurgia pediatrica robotica, grazie al dottor Ferrentino

Salerno

L’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, rappresenta una realtà in continua evoluzione e la collaborazione con professionisti settoriali, sta favorendo la crescita progressiva e il consolidamento su standard elevati del livello assistenziale offerto. Un nuovo obiettivo in questa direzione, è stato raggiunto dell’equipe del dottore Umberto Ferrentino, Direttore della Chirurgia Pediatrica del Ruggi, che qualche giorno fa, ha ultimato i primi due interventi di Chirurgia Pediatrica Robotica.

È stato un traguardo difficile, su una via tortuosa, un lungo percorso di formazione che ci ha condotti ad un risultato strepitoso, reso possibile grazie alla sinergia e alla cooperazione tra medici specialisti, infermieri e operatori socio sanitari che hanno garantito in ogni distinta fase, la necessaria assistenza, sempre supportati dalla Direzione Strategica del Ruggi che ha puntato sull’elevare i parametri della sicurezza e della qualità, perfezionando le prestazioni del chirurgo pediatra attraverso l’utilizzo della robotica.” dichiara il Dottore Ferrentino.

Nello specifico, in seguito alla collaborazione di lunga data tra la Chirurgia Pediatrica del Ruggi con il Professore Ciro Esposito, Direttore della Chirurgia Pediatrica dell’Università degli Studi di Napoli Federico ll, Centro di Riferimento di Chirurgia Robotica Pediatrica Regionale, sono stati eseguiti due interventi, uno dei quali ha consentito la correzione di una malformazione delle vie urinarie estremamente rara. Il paziente, di anni 14, presentava una ostruzione dei calici maggiori del rene destro che risultavano essere extrarenali e compressi dalla vena renale, tanto da compromettere il fisiologico deflusso delle urine.

Salerno: le parole del dottor Ferrentino

La tecnologia Robotica ci ha permesso di arrivare laddove sarebbe stato impossibile giungere. Una migliore efficacia della manipolazione delle strutture durante la procedura chirurgica ci ha consentito di isolare i calici ostruiti e di sospendere il vaso, affinché le urine avessero potuto riconquistare la strada verso la vescica, con una metodica che può essere usata nel bambino senza rischi aggiunti.” ha spiegato ancora il Dottore Ferrentino.

L’operazione in questione è perfettamente riuscita, il ragazzo gode di ottima salute e ha recuperato le funzioni urinarie.