Salute: ecco la correlazione tra passi e interventi ospedalieri

Una camminata al giorno toglie il medico di torno. Potrebbe sembrare un semplice detto, invece, stando ad uno studio accurato, è la pura verità. Chi fa almeno 7.500 passi al giorno prima di un intervento chirurgico ha il 50 percento delle probabilità in meno di sviluppare complicazioni post-operatorie. A dimostrarlo ci ha pensato un team di ricerca statunitense guidato da studenti e scienziati del Medical College del Wisconsin di Milwaukee.

Gli studenti hanno monitorato l’attività fisica di un gruppo di persone tramite un FitBit, un dispositivo smart che si indossa come un orologio. Questo è in grado di monitorare frequenza cardiaca, dati sul sonno e il numero di passi che si fanno nell’arco della giornata. I ricercatori hanno analizzato attentamente i dati di circa 500 persone che facevano parte del progetto di ricerca “All of Us” promosso dai National Institutes of Health. Tutti i partecipanti venivano monitorati dal punto di vista della salute, dello stile di vita e delle condizioni socio-demografiche, anche attraverso il sopracitato contapassi smart.

L’età media era di circa 57 anni. Nel periodo di follow-up, i partecipanti sono stati sottoposti anche a diverse tipologie d’interventi salutistici. Circa il 13% ha avuto delle complicazioni una volta usciti dalla sala operatoria. Dunque, le probabilità di riscontrare una complicazione entro un mese dall’operazione erano inferiori del 45% nei pazienti che facevano più di 7.500 passi al giorno prima dell’intervento. Combinando i dati, i ricercatori hanno stabilito che chi ne faceva almeno 7500 godeva del 51% di probabilità in meno di avere complicazioni.

Naturalmente, va tenuto in conto che non tutte le condizioni di salute permettono di camminare così tanto. Un precedente studio, che scienziati dell’Università Tulane hanno effettuato, ha dimostrato che fare 5 rampe di scale al giorno riduce del 20 percento i rischi di malattie cardiovascolari.