Politica

Salvini, rabbia a Non è l’Arena dopo lo sbarco della Sea Watch3

Furia del Ministro dell’Interno Matteo Salvini durante Non è l’Arena. Il motivo è l’autorizzazione della procura di Agrigento allo sbarco della Sea Watch3

Durante l’appuntamento settimanale con Non è l’Arena, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, in collegamento, apprende la notizia dello sbarco della Sea Watch3. Si tratta di una nave migranti a cui il suo ministero aveva negato il permesso di attraccare lungo le coste italiane. L’autorizzazione è stata data dalla procura di Agrigento e dallo stesso pm che ha accusato Salvini di sequestro di persona.

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Da qui la furia del leader della Lega che tuona: “Sto leggendo in diretta anche io la notizia. Questo procuratore della Repubblica è quello che mi ha indagato per sequestro di persona, che è una pena che prevede fino a 15 anni di carcere. Io non cambio idea e siccome il ministro sono io prendo atto delle parole di questo procuratore e della possibilità di valutare il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“.

Fermo sulle sue posizioni, il vicepremier afferma la volontà (ed il patto fatto con i suoi elettori), di voler mantenere chiusi i porti. “Per me possono stare lì fino a quando o la Germania, o l’Olanda se li prendono – spiega – La Ong è tedesca, la nave batte bandiera olandese, sono passati a Malta, hanno preso i migranti in Libia. Cosa c’entra l’Italia? Per me possono stare lì fino a ferragosto”. Conclude poi: “Se c’è qualche giudice che vuole fare il Ministro, si candida. Altrimenti si seguono le indicazioni del Ministro“.

Il duro sfogo in una diretta Facebook

Al termine della puntata, Salvini affida un duro sfogo ad una diretta Facebook: “La Sea Watch non doveva sbarcare. Siamo uno Stato di diritto e non do nessuna autorizzazione. Chi ha dato l’autorizzazione? Il dottor Patronaggio? Allora gli chiedo se è lui che si è assunto la responsabilità degli sbarchi. Se qualcuno vuole fare il ministro si candida e viene al posto mio“.

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Continua poi: “Qualche altro membro del governo sapeva? Ha autorizzato? Vedremo. La Guardia costiera dipende dal ministero dei Trasporti, la guardia di finanza dal ministero dell’Economia. Se nelle prossime ore ci saranno arresti, sequestro definitivo e messa fuori uso della nave, anche affondandola, allora bene. Altrimenti è stato solo un atto politico“.

 

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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