5 Ottobre 2020 - 10:47

Samuele Bersani a Che Tempo Che Fa: canta Harakiri

Samuele Bersani

Samuele Bersani a Che Tempo Che Fa lancia a sorpresa il suo nuovo singolo. Si chiama Harakiri, primo estratto da “Cinema Samuele”

Samuele Bersani presenta a sorpresa il nuovo singolo Harakiri. Il salotto è quello di Fabio Fazio, poiché il cantautore ha scelto proprio il suo programma di punta, Che Tempo Che Fa, per far conoscere al pubblico la sua nuova creatura.

Harakiri è il primo estratto da “Cinema Samuele”, nono album in studio di Samuele Bersani, pubblicato il 2 ottobre, a 7 anni di distanza dall’ultimo disco e ad un giorno esatto dal suo cinquantesimo compleanno. Infatti proprio il 1 ottobre l’artista ha raggiunto quota cinquanta.

“Cinema Samuele” ha per questo il sapore di un regalo e ancor più lo è Harakiri, senza dubbio manifesto di un progetto ambizioso e interessante. A partire dal titolo, perché il cinema? Ci pensa il padrone di casa, Fabio Fazio a porre il quesito all’artista.

“Penso sì di avere una scrittura visiva, ma una volta una ragazza mi disse che per lei scrivevo dei cortometraggi per non vedenti. Ed è stata la cosa più bella e commovente che mi abbiano mai detto. Ho pensato che avesse ragione e ho deciso prima di titolarlo così, poi ho scritto la musica come una colonna sonora, quindi sono venute le parole prima in finto inglese e poi un po’ alla volta ha trovato la via delle parole in italiano. Spiega così Bersani raccontando una genesi dalla degna sceneggiatura cinematografica.

Nel corso della trasmissione andata ieri sera in onda, domenica 4 ottobre, Samuele Bersani ha fornito una metafora della track list del nuovo album, alquanto audace. A detta del cantautore infatti, “Cinema Samuele” va immaginato come “un disco fatto di sale”. Proprio così, ad ogni traccia la sua saletta cinematografica e via, motore, azione.

Samuele Bersani ha chiarito anche i motivi di un distacco tanto ampio dal suo ultimo lavoro discografico. Sono trascorsi ben 13 anni da “Nuvola numero nove” (2013, Fuori Classifica Edizioni Musicali), uno spazio di meditazione e di lavorazione necessario.

“Non ho mai lavorato così tanto a un mio disco. E ho lavorato tantissimo sulle musiche: ho passato due anni a inseguire le musiche che volevo, che avevo in testa e che volevo far uscire. Canzoni tanto diverse, perché da ascoltatore non amo i dischi che hanno canzoni che si somigliano”. Racconta così in diretta, auto denunciando tempi effettivamente lunghi, ma indispensabili alla riuscita di un prodotto raffinato ed unico.

A proposito di Harakiri, un singolo dal titolo letale, il conduttore prova ad estrapolare qualche informazione in più sul brano. “E’ una canzone liberatoria che spero possa servire come punto d’appoggio e come compagnia per tutti quelli che hanno ancora un passato che prova ad invadere il proprio presente” spiega lo stesso Bersani, parlando con naturalezza e consapevolezza di una tematica attuale e drammatica.

Harakiri è un termine che descrive un’antica tecnica di suicidio giapponese, è usato anche in gergo sportivo, per designare un errore che arreca svantaggio; per esempio un autogol. Attenzione però, il nuovo singolo di Samuele Bersani non è il racconto di un dramma, tutt’altro è il delicato passaggio dall’abisso alla luce.

Similmente alla trama di un film, il protagonista del brano è assopito dentro un vecchio cinema porno, munito delle peggiori intenzioni, probabilmente pronto a farsi del male. Gli eventi del film lo distraggono, distolgono la mente dall’agire, così decide di uscire dalla sala e diventa inconsapevolmente primo attore della sua vita.

L’intro di Harakiri ha davvero poco dell’impostazione musicale, somiglia molto più all’incipit di un film e in questo emerge tutto il genio narrativo di Samuele Bersani. Il testo stesso si appoggia su di una ballad che ricorda la miglior produzione dell’artista, lo stile è quello solito, poetico e tormentato.

Al pubblico non resta che esplorare e gustare tutte le “sale” del nuovo album, pronto a dimostrare quanto la produzione possa essere multiforme e mai simile a sé stessa. Chi ha detto che una bella canzone per esser tale debba necessariamente parlare d’amore? In questo Samuele è un maestro, ben tornato. 

Ecco il videoclip di Harakiri