Tanto tuonò che piovve. Dove tanti galli cantano, il sole non spunta mai. Si può semplicemente riassumere così la tanto attesa riunione “sovranista” a Milano, che vivrà dell’assenza di due protagonisti fondamentali. Stiamo parlando della leader del Rassemblement National Marine Le Pen e del premier ungherese Viktor Orbàn. Scissione sovranista in corso?
Le due assenze sono davvero eccellenti, se si considera che sono loro i più importanti esponenti sovranisti dopo Salvini. L’incontro, previsto per l’8 Aprile, dunque, sarà alimentato da queste due assenze, che rischiano di alimentare la scissione sovranista.
“Sto organizzando un grande evento a Milano con tutti gli alleati europei della Lega per proporre una riforma dell’Unione. Ho appena sentito alcuni degli alleati europei al telefono, è la prima volta che mi chiamano perché vogliono venire loro in Italia.” aveva dichiarato solo qualche giorno fa Salvini.
Le ragioni delle due assenze sono diverse. Se per la Le Pen prevale la campagna elettorale per le Europee, dalla parte ungherese vi è una vera e propria presa di posizione da parte di Orbàn. Quest’ultimo, infatti, avrebbe deciso di non rompere con il Partito Popolare Europeo, sperando di evitare l’espulsione e di spostare ulteriormente a destra la grande coalizione europea.
A questo punto, soprattutto alle porte di uno snodo principale quale le Elezioni Europee, quale sarà il futuro di questa “grande rivoluzione” sovranista? Chi ci sarà a supportare l’ascesa e a garantire il proprio sostegno alla corazzata della destra con a capo il leader leghista? Se prima si era sicuri proprio del sostegno dei due alleati, dopo queste ultime uscite sembra difficile intravedere nuovi alleati o comunque una qualsiasi via di sbocco che potrebbe portare a nuove alleanze.
A questo punto, si chiude un vero e proprio “portone” per Salvini. La scissione sovranista capitalizzatasi non fa di certo bene al leader leghista, che deve correre ai ripari, perché Maggio è sempre più imminente. E come dovrà correre ai ripari? Semplice: cercando alleanze nel centrodestra.
Se la parte sovranista, infatti, non dà risposte significative in tal senso, la cosa potrebbe interessare naturalmente la parte più moderata, ovvero quella collegata a Forza Italia. In tal senso, i partiti “popolari” di destra europei sarebbero naturalmente interessati ad uno dei soggetti più influenti, soprattutto negli ultimi tempi, in tutta Europa. E qui, quindi, scatta il ruolo fondamentale di un uomo che, almeno finora, è rimasto inosservato: Silvio Berlusconi.
A questo punto, infatti, il riallacciare rapporti con il leader di Forza Italia sarà una chiave fondamentale per andare a costituire alleanze con la parte più “moderata” dei conservatori. Dunque, al netto di tutto, almeno in chiave europea, è ancora Silvio Berlusconi a governare le relazioni e ad instradare l’alleato. Che, attualmente, si vede costretto a scendere a patti, ancora una volta, con l’altra sponda, quella più moderata, del centrodestra italiano.
La scissione sovranista, ormai, si è concretizzata. E a Salvini resta solo l’appoggio della parte conservatrice più debole.
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