12 Ottobre 2018 - 10:30

Come scrivere un curriculum vitae di successo

curriculum

Per scrivere un curriculum vitae efficace, è necessario innanzitutto badare al suo formato: allo stato attuale il formato europeo è quello più diffuso e apprezzato dalle aziende, è consigliato in modo particolare nel caso in cui si voglia entrare in contatto con una azienda strutturata o con una grande impresa

Viceversa, se si vuole provare a far parte di una piccola impresa, nulla vieta di optare per un curriculum redatto liberamente.

E’ opportuno inserire una foto?

Nel momento in cui si compila un curriculum professionale su CV Wizard, ci si domanda sempre se valga la pena o meno di inserire una foto. In realtà essa non è indispensabile, ma tutto dipende dal tipo di mansione che si andrà a svolgere: è chiaro che per una posizione relativa a una figura professionale a contatto con il pubblico l’aspetto e il modo di presentarsi hanno un ruolo determinante. Certo è che se la posizione ricercata non richiede in modo esplicito la foto è meglio astenersi. D’altro canto, chi mette la foto dà di sé un’immagine forte e sicura. In qualunque caso, è importante che l’immagine sia ben inquadrata, elegante e mai fuori dalle righe: a meno che non sia richiesto il contrario, bisogna mostrare unicamente il volto.

La lunghezza del curriculum

Un altro fattore su cui ci si deve concentrare quando si prepara un curriculum è la lunghezza dello stesso: la tentazione sarebbe quella di elencare con dovizia di particolari tutte le mansioni svolte in passato e tutte le competenze che si possono mettere a disposizione, ma è evidente che un CV troppo lungo rischia di risultare respingente e impedisce a chi lo legge di focalizzare l’attenzione sugli aspetti che più gli interessano. Non ha senso stabilire un numero massimo di pagine oltre il quale non si deve andare, ma le pergamene sono inutili e dannose. Non solo: dimostrare di saper sintetizzare le informazioni è un’ulteriore caratteristica interessante. Non è superfluo sottolineare che anche un curriculum di eccessiva brevità è destinato a essere scartato nel giro di breve tempo.

Mai mentire

Mentire non ha senso, e non solo per una questione etica: in questo ambito è vero il detto secondo il quale le bugie hanno le gambe corte, il che vuol dire che millantare capacità di cui non si dispone veramente può esporre a brutte figure. Tutti i nodi vengono al pettine prima o poi: se si sostiene di saper parlare il russo, arriverà il momento in cui sarà necessario dimostrarlo, e se non si sarà in grado di adeguarsi alle richieste la strada verso una fine della collaborazione lavorativa sarà tutta in discesa. Insomma, in un curriculum è vietato inserire capacità tecniche di cui non si è in possesso, così come non devono essere aggiunti lavori che non sono mai stati svolti, poiché essi potrebbero essere smascherati con una normale telefonata di referenze.

Come redigerlo

Nel caso di un curriculum piuttosto lungo, magari di una persona che ha una carriera lunga decenni alle spalle, è sempre preferibile collocare in alto le mansioni più recenti, per poi andare in ordine cronologico. Ogni errore è un punto in meno agli occhi dei selezionatori: i refusi devono essere cercati ed eliminati con la massima attenzione possibile, e magari con l’aiuto di un’altra persona. Ancora più gravi sono gli errori di sintassi, di grammatica e di ortografia: rischiano di destare una pessima impressione ancora prima del colloquio. Cura dei contenuti, dunque, ma anche della forma: è importante scegliere in maniera scrupolosa lo stile, sia per il font che per le dimensioni dei caratteri, in modo tale da garantire la migliore leggibilità possibile.

Gli aspetti formali

Non bisogna mai dimenticare di inserire l’autorizzazione al trattamento dei dati personali in base al Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno del 2003: sembra una formalità, ma in sua assenza non è possibile – almeno in teoria – essere ricontattati da chi riceve il curriculum.